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Zona rossa e weekend: runner, feste private ma anche no-mask

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Zona rossa nell’ultimo weekend? Sostanzialmente tanti runner e tante sanzioni per feste clandestine in uno sfondo di città deserte per il simil-lockdown.
20.159 i nuovi positivi al test del coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore, d’altra parte, non permettono di prendere la pandemia sottogamba.
Con 277.086 tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute il tasso di positività risale di mezzo punto al 7,2% (ieri era al 6,7%).
E dunque italiani, grandi e piccoli, ancora chiusi in casa per il prevalere del colore rosso nelle regioni, nonostante la presenza in gran parte del Paese del bel tempo, seppur caratterizzato da un brusco abbassamento della colonnina di mercurio. Comprensibile quindi la scelta di chi oggi ha pensato bene di inforcare una bici o calzare scarpette da corsa per girare le città deserte a cavallo di due ruote o di corsa. Su tutto naturalmente incombe ancora lo slalom dei cambiamenti di colore che continua a interessare regioni e territori circoscritti.

In una domenica assolata la Capitale è apparsa ancora più spettrale sotto il profilo del traffico di auto e motocicli: nel centro della città, alle prese con un weekend rosso, si sono visti molti ciclisti e numerosi runner. Ma bisogna ricordare che oltre agli effetti della zona rossa, oggi Roma ha risentito anche dell’azzeramento pressoché totale del traffico dovuto al blocco della circolazione delle auto nella fascia verde e nelle zone a traffico limitato, deciso dalla sindaca Raggi per la domenica ecologica.
Scenario simile a Milano, con una domenica da zona rossa che ha visto pochissime persone passeggiare, sotto lo sguardo delle forze dell’ordine, in zona Navigli e Darsena; serrande quasi tutte abbassate e strade vuote anche a Via Torino, una delle zone commerciali più importanti della città.
Confermata la stretta in Campania, dove il governatore Vincenzo De Luca ha prorogato fino al 5 aprile i divieti ora in vigore, come la chiusura al pubblico di parchi urbani, ville comunali, giardini pubblici, lungomari e piazze, salvo che tra le 7.30 e le 8.30. Il governatore ha firmato anche un’ordinanza che prolunga le norme in scadenza, tra cui il divieto di svolgimento di fiere e mercati per la vendita al dettaglio.

Il cambio cromatico per il Covid interessa a partire da oggi Sardegna e Molise: la prima dopo tre settimane di ‘bianco’ tornerà ad essere arancione, allo stesso modo della seconda che si lascerà alle spalle il rosso.
Ma le ristrettezze imposte dai colori e dal tasso di contagi riguardano anche territori circoscritti, come dimostra quanto sta accadendo in Calabria, dove il presidente facente funzioni Nino Spirlì ha disposto la chiusura del comune di Casali del Manco, in provincia di Cosenza, che diventerà zona rossa da oggi fino al 5 aprile. Decisione, è stato spiegato, presa a fronte di numerosi focolai distribuiti su tutto il territorio e di alcuni soggetti per i quali è stato necessario il ricovero.
Nel frattempo non diminuiscono i casi di chi, da nord a sud, non ottempera alle regole anti-covid. Il tutto tenendo conto del fatto che ieri le forze di polizia hanno controllato 94.026 persone, effettuando 2.309 sanzioni e 29 denunce; sanzionate anche 14.268 attività commerciali e disposte 41 chiusure. Invece domenica a Roma sono state più di 80 le sanzioni, con violazioni che hanno riguardato spostamenti senza valido motivo, mancato uso delle mascherine ma anche inosservanza delle disposizioni in vigore da parte di alcuni esercizi.

Sempre nella Capitale sono stati oltre 200 i veicoli controllati, più di 500 le autocertificazioni verificate e circa un migliaio gli accertamenti per le attività commerciali. In provincia di Varese una festa di compleanno con una trentina di persone è stata interrotta dalla Polizia e dalla Guardia di Finanza.
I festeggiamenti si stavano tenendo a Brebbia in un ristorante tenuto aperto appositamente per gli organizzatori. Multe anche a Rimini, dove avevano intenzione di manifestare una ventina di ‘no-mask‘ che sono stati denunciati e multati. Assembramento ‘no-mask’ anche a Cesenatico, dove 50 persone sono state allontanate dai carabinieri e dai vigili urbani dopo che in un parco era stata organizzata una sorta di manifestazione. Gli appartenenti alla scuola di pensiero “no-mask” avevano comunque organizzato appuntamenti, più o meno affollati, in varie parti d’Italia durante il weekend.
Inoltre le forze dell’ordine sono intervenute a Firenze per due feste di compleanno: anche in questo caso tutti sanzionati, tra cui molti minorenni. C’è poi chi ha continuato a protestare per attirare l’attenzione sui problemi della scuola. A Trieste un centinaio di persone, tra genitori e studenti, ha manifestato in una piazza centrale della città contro la dad, acronimo che a loro dire significherebbe ‘dimenticati a distanza’.
Continua infine il mugugno delle categorie di lavoratori: a Bologna una decina di carri funebri ha sfilato in mattinata sui viali della circonvallazione per una protesta silenziosa con l’obiettivo di chiedere il vaccino prioritario per gli operatori delle onoranze funebri.

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(foto da archivio)

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