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Zaia: «Pronti con le vaccinazioni in azienda». Zona rossa sempre più vicina

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Crescono le terapie intensive anche in Veneto. È cambiata la modalità del passaggio da zona gialla a zona arancione: ora con Rt a 1 avviene in automatico, nessun artificio, rassicura il presidente della Regione Luca Zaia. Intanto si procede a sequenziare le varianti del Covid. Sull’inglese si parla di elevata trasmissibilità e di conseguenza di un aumento di ricoveri e di conseguenza di un nuovo flusso di mortalità (nelle ultime 24 ore si sono contati 22 morti in Veneto). Siamo scesi per un paio di mesi e in Veneto abbiamo ripreso la corsa. «Le restrizioni sono pesanti e il mondo è in difficoltà ma altri Paesi sono in lockdown da tempo, come il Portogallo chiuso da due mesi. Vedremo il governo come si orienterà in base alle direttive del comitato scientifico, ma c’è un punto oltre il quale le comunità si troverebbero a non avere più letti d’ospedale. Abbiamo l’obbligo di garantire la salute dei cittadini», dice Zaia.

Ci sono 6 distretti con scuole in didattica a distanza su 23 e altri 4 sulla soglia (Pieve di Soligo, Rovigo, Bacchiglione Piovese e ovest Veronese): con 250 contagi su 100 mila abitanti scattano le restrizioni, come stabilito dal governo. Per il Veneto la frequenza scolastica si interrompe dalla seconda media in sù. Venerdì si inizia con gli istituti del Veneto orientale, ma qualche Comune ha anche chiuso classi delle scuole elementari, come Portogruaro. Ad oggi in riferimento alla regione il parametro è intorno a 190 (contagi su 100 mila abitanti).

Vaccini in azienda

Piano vaccinale Veneto a partire dalle fragilità, secondo il nuovo piano regionale, gli esposti, i famigliari dei non autosufficienti, e dopo di che si  va per fasce di età in ordine decrescente. Ora stiamo facendo di esaurire gli ottantenni e gli ultracentenari. Alcuni vaccini son stati prudenzialmente accantonati per la seconda dose. Abbiamo oltre 457 mila persone vaccinate con una dose e 180 mila con due. Case di riposo nel mirino, con categorie di ospiti e operatori da completare. Il Veneto porterà in giunta il protocollo in giunta regionale per le vaccinazione aziendali. Categorie e sindacati sono già in contatto con Zaia per i vaccini nei posti di lavoro. Confindustria Venezia mette a disposizione dell’Ulss 3 e dell’Ulss 5 Polesana le proprie sedi, affinché diventino punti di somministrazione dei vaccini. L’associazione ha fatto sapere di essere pronta ad aprire i locali che ospitano il servizio di guardia medica privata, in funzione dallo scorso ottobre a Marghera, Stra e Rovigo. Ad oggi, tali presìdi hanno assistito un centinaio di aziende, per un totale di circa 7 mila addetti. Dall’avvio dell’attività hanno somministrato quasi 3 mila tamponi, sia rapidi che molecolari.

Fascia arancione

Il passaggio dalla zona arancione a rossa è sul filo del rasoio per il Veneto: avviene con Rt a 1,25 e la regione sta virando verso il rosso come altri territori. Le curve nazionali sono “importanti” e la velocità di circolazione del virus è aumentata ovunque. In zona rossa le misure prevedono chiusure di tutte le scuole compresi i nidi, dei Comuni, delle Regioni, dei negozi e di attività. «L’appello che faccio con il cuore in mano al governo è che se ci sono motivazioni scientifiche per la chiusura, si tuteli la salute, ma si ristorino le attività», dice Zaia. L’eventuale zona rossa scatterebbe lunedì.

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