“Ritengo che il primo giugno sia una data inopportuna per pensare ad un’apertura“. Lo ha detto il presidente del Veneto, Luca Zaia, aggiungendo: “Il primo giugno – ha proseguito Zaia – è un’era glaciale per noi. Tra l’altro la data è ancora parziale perchè si prevedeva che alcune categorie fossero ancora chiuse”. Zaia spera ad un ripensamento del Governo anche perchè “rispetto a 15 giorni fa – ha concluso – il quadro epidemiologico è radicalmente cambiato”.
Il governatore Luca Zaia è “pronto a far ripartire tutto anche prima del 18 maggio”. E lo ribadirà nella videoconferenza con gli altri presidenti delle Regioni, presente il ministro Boccia. “Porto avanti la volontà di proporre di poter aprire tutto. E’ difficile pensare che l’apertura che abbiamo oggi, che è pressoché totale, sia un fatto di salvaguardia rispetto al riavvio di quello che è rimasto chiuso. Pensare che il capro espiatorio di questa partita sia la parrucchiera, gli estetisti o i negozi, decisamente no. Altri colleghi la pensano come me”
“Spero che il buon senso imperi – ha proseguito Zaia – e si possa pensare, o quantomeno dare la facoltà alle Regioni, di poter riattivare delle aperture, magari giustificando le motivazioni”. “Per quanto riguarda il Veneto – ha concluso -, siamo disponibile ad aprire tutto subito. Ovviamente, fatto salvo sempre gli indicatori sanitari, le regole che conosciamo”.