In risposta alla lettera: “Non è che chi va fuori non ami più Venezia, è lei che non c’è più”.
Buongiorno,
Dall’anno scorso vivo a Marghera nella casa di Mia madre nel quartiere Cita.
Tutti mi chiedono come mi sento dopo aver lasciato Venezia.
Sto benissimo. Non ne potevo più di vedere negozi di paccottiglia, bar ristoranti edicole in mano ad etnie che nulla hanno a che fare con la città.
Case trasformate in B&b in mano a catene straniere, alberghi che spuntano come funghi.
Veneziani che , mi sembra, badino più ad ombre e cicchetti che a protestare per la mala gestione della città. Anzi molti ci hanno lucrato.
A Marghera vedo volti normali , attività in mano a residenti, mercati, negozi come le mercerie sparite da Venezia etc.
Ci sono problemi anche qui, per esempio la Cita di proprietà dell’INPS ha moltissimi appartamenti sfittì da anni, troppi extracomunitari che non si integrano etc…,
Ma mi è ritornata la voglia di fare politica, di Contribuire al bene pubblico.
Forse qui più fattibile spero , visto che non fa gola come Venezia…..
I.F.
(lettera firmata)
Buon giorno dall’anno scorso vivo a Marghera nella casa di mia madre nel quartiere Cita. Alcuni mi chiedono come mi trovo.
Sto malissimo!
Rimpiango tutto della mia bellissima città persino il caos dei turisti. Qui non mi sento italiana e tra le tante…..qui è la CULLA di tutti quei negozi di paccotaglia ecc. Market fruttivendoli ecc. che hanno invaso Venezia e praticamente tutta Mestre. Tutto vedo tranne che volti normali non dimenticando a due passi spaccio della droga nel sotto passaggio Marghera Mestre è all’ordine del giorno in una crescita che nessuno riesce a fermare.
No no no mi dispiace abbiamo proprio due vedute alquanto differenti.
Mi pare che Marghera sia sotto Venezia quindi caro signore a venezia sempre fa capo a meno che lai non sia così abile e bravo da dividerci una volta per tutte.
Gino latino si siamo razzisti. Xche non ti sta bene. Te non lo sei x comodo. Altrimenti penso che veneto non sei! Sei un in
……. Me
mai dire che gli stranieri non si integrano, secondo il politicamente corretto sei tu il razzista.