A Venezia nuova vita per la motonave Concordia.
Il Consiglio di Amministrazione di Actv S.p.A. ha deliberato di non procedere alla demolizione della motonave Concordia, ormai fuori servizio dalla fine del 2010 ed attualmente classificata come “galleggiante”.
La decisione è stata presa a seguito di un confronto interno all’Organo Direttivo.
Preso atto che la ex motonave è un tassello della storia del trasporto pubblico veneziano (costruita per la allora ACNIL presso i cantieri “Breda” di Marghera nel 1935 assieme alle altre tre unità Altino, Aquileia ed Eraclea, tutt’ora in servizio), il CdA vuole provare a darle nuova vita.
“Seppure non più utilizzabile per il trasporto di linea per ragioni tecniche, il mezzo, anche per il legame tutt’ora esistente con molte generazioni di veneziani, non merita lo smantellamento”, fa sapere Jacopo Luxardi, del CdA. È quindi interesse dell’Azienda tentare di proporre l’utilizzo della motonave a privati per destinarla, in sinergia con il Comune di Venezia, ad utilizzi alternativi rispetto a quello di mezzo di trasporto e di servizio per i cittadini e i turisti.
“L’operazione di recupero dovrà essere comunque sostenuta con fondi privati ed esterni all’Azienda, evitando di gravare sulle casse di Actv già vistosamente messe alla prova dalla recente pandemia” resta la specifica fondamentale dell’Azienda. Saranno comunque messe allo studio soluzioni di recupero di comune accordo con gli uffici aziendali competenti, in modo da dare le linee guida corrette alle realtà eventualmente interessate.
L’Assessore al Commercio ed alle Attività Produttive Sebastiano Costalonga è entusiasta dell’iniziativa, perché vede un’opportunità per integrare l’offerta di eventi ed esperienze gravitanti intorno gli eventi di Venezia.
“L’ex motonave potrebbe essere utilizzata in questo contesto, ma ciò non vieta che possa essere anche gestita da privati per utilizzi che comunque la mantengano fruibile alla cittadinanza ed ai visitatori. L’Assessorato al Commercio darà il suo contributo sia per la ricerca di investitori privati sia per lo studio di spazi ed iniziative volte al recupero ed alla valorizzazione di questo pezzo di storia del trasporto pubblico lagunare”.
Mi piacerebbe poter dire “Scusate, costa di più un nuovo vaporetto o rifare il motore a questa?”. Il problema è quanti motoristi sono morti o si sono ammalati stando nelle asfittiche sale motori di questi ruderi.
Vendetela al museo nautico che si fa una sala in più.
E AMEN
Potrebbe diventare Ali-Concordia per esempio….
Galleggiante e funzionante o solo galleggiante?
si potrebbe tirare a secco in arsenale e al contrario di molte brutture esibire come archeologia industriale a futura memoria e bellezza , io che l’ho presa moltissime volte per andare al lido.
Se le altre 3 motonavi sono ancora in servizio, e sono praticamente gemelle, mi chiedo quali problemi tecnici insormontabili impediscono ad ACTV di ripristinarne le funzioni di navigazione? Semplice.. qualche amico degli amici ci ha messo gli occhi sopra e sta per ricevere il regalo?
sai che mi hai letto nel pensiero?
A pensar male si fa peccato…
ma si indovina…
Un’imbarcazione,galleggiante,ma non navigante,ancorata,trasformata,abbellita e adattata, può ospitare attività,manifestazioni ed eventi,..oltre che caratteristici..anche di natura commerciale..ed essere una fonte di reddito per la proprietà.Ovviamente nella massima sicurezza ed economicità!