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Venezia ostaggio dei delinquenti dei Centri Sociali. La rabbia dei cittadini contro il Morion

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Nelle scorse settimane è stata dallo scrivente formalizzata una denuncia al Prefetto e al Sindaco di Venezia, con richiesta dello sgombero dei centri sociali Morion e Rivolta a Venezia e Mestre a seguito dei gravi fatti avvenuti.

Vi informo che, come risposta, nei giorni scorsi sono comparse decine di scritte esaltanti il centro sociale Morion nella zona di San Francesco alla Vigna, Celestia e in Venezia.

La vandalizzazione dei monumenti storici, come la scritta sulla facciata storica della Chiesa di S.Francesco,
o il danneggiamento delle proprietà private quali facciate o campanelli sono atti esecrabili e delinquenziali.

I cittadini sono infuriati e ostaggio di delinquenti dei centri sociali.
30 violenti che tengono in scacco una città, beffando polizia e comune e imponendo intimidazioni e vandalismi e occupazioni.

Il Morion è un immobile di proprietà comunale occupato dai centri sociali.
Chi scrive, con un comitato di cittadini che si sta costituendo, e con accordo con il Comune, vuole restituire l’immobile occupato alla Città, per ristrutturarlo e farne una sala polivalente a disposizione degli abitanti. Un centro dove poter svolgere attività di socializzazione, ludiche, con attività per giovani, famiglie,anziani, corsi culturali-internet, sede di associazioni e soprattutto un centro aperto a tutti!

Sono centinaia le firme già raccolte e che si stanno raccogliendo tra i residenti al fine di sgomberare il centro sociale Morion
E’ stato aperta pagina facebook laboratoriosgomberato Morion.

La risposta dei centri sociali è stata ed è il danneggiamento e l’intimidazione dei cittadini.
Scritte, minacce, vandalismi contro le proprietà pubbliche e private e del patrimonio storico-artistico.
Vergognoso!

Decine di residenti hanno postato i loro commenti e foto dei danni nei loro profili fb.

E’ urgente che Comune e Stato impongano la legalità a chi occupa abusivamente proprietà di tutti, esercitando ogni tipo di attività illegale quale è l’occupazione di immobile comunale e attività ivi esercitate come bar, osteria, concerti, conferenze, senza i permessi necessari e con continui introiti esentasse a favore degli occupanti.

Polizia municipale, Asl, Enti vari, che spesso vessano i cittadini e le attività regolari e legali, hanno invece paura di esercitare i controlli per la violenza dei centri sociali, isole di illegalità.
Uno Stato e un Comune ostaggio di questi violenti.

L’occupazione abusiva ha portato, oltre al degrado, disturbo della quiete pubblica, violenze, a far chiudere esercizi commerciali e al deprezzamento delle proprietà immobiliari.

Venezia è vandalizzata ogni giorno e da anni da questi delinquenti con spray, manifesti abusivi, scritte di ogni genere.
Danni che pagano tutti i cittadini.
Ho dato incarico nei giorni scorsi di catalogare le scritte: oltre 160. Una città devastata!

Il sindaco Brugnaro aveva ed ha nel programma elettorale la chiusura dei centri sociali.
Anche su questo rispetti le sue promesse e prosegua il suo lavoro con plauso della quasi totalità dei cittadini che lo ammirano e sostengono.

Il Prefetto e il Questore impongano il rispetto delle leggi: basta tolleranza, basta chiudere gli occhi. Le autorità intervengano e difendano i cittadini dai violenti che agiscono nell’oscurità ed incappucciati.

Uno Stato e un Comune che non sono capaci di far rispettare le leggi e difendere i cittadini creano sfiducia verso le stesse Istituzioni.

Se proseguirà la deplorevole assenza del Comune e dello Stato, il comitato dei cittadini scenderà in piazza con una manifestazione con l’appoggio e il sostegno di enti, associazioni, partiti.

Le minacce, le aggressioni e le intimidazioni dei centri sociali costituiscono gravi violazioni costituzionali non più tollerabili.

Il mio impegno è e sarà quello di restituire alla città quanto gli appartiene, patrimonio occupato da decenni da chi non ne ha diritto,e fermare chi intimidisce e minaccia gli abitanti e vandalizza la città.

Si veda la mia denuncia al Prefetto.

Distinti saluti.

Alessandro prof. dott. Tamborini
cattedratico e plenipotenziario di Scienze Religiose, Storia e simbolismo dell’arte antica e medievale.
Venezia

08/02/2016

scritte morion

(modifica 09/02/2016 | 08.24)

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6 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

  1. Con la scellerata delibera del 17 agosto1990 l’allora Sindaco Ugo Bergamo decreto’ di fatto il c.s.a.Morion, alias” centro dei beni comuni”, e da ultimo “laboratorio occupato Morion”, delibera che tutt’ora ci affligge. Come residenti inviammo innumerevoli appelli e denunce alle Autorita’ Comunali e agli Organi di Vigilanza( tutte documentate) sui soprusi subiti sotto le nostre abitazioni in occasione delle manifestazioni “musicali” serali-notturne:livelli sonori insopportabili,urla,schiamazzi e risse tra ubriachi che si protraggono fino all’alba nonche’ il malvezzo dei partecipanti di soddisfare i propri bisogni corporali sui muri delle calli circostanti elevandole di fatto alla dignita’di pubblici orinatoi all’aperto.Ricevemmo solo sterili e false promesse di spostamento del centro in luogo piu’ idonei alla sua attivvita’ da parte dei miopi ” politicanti” e garanti di turno Quindi si auspica che l’attuale Amministrazione non dimostri l’inettitudine e l’ignavia delle precedenti continuando a ignorare le molte invocate richieste .d’intervento.

  2. Tutte le cosiddette “autorità”, probabilmente per ordini superiori, ignorano quei focolai di violenze e prevaricazioni chiamati centri sociali. La viltà di tanti docenti e la connivenza di tanti manutengoli soprattutto della “Nuova” stampa cittadina hanno permesso soprusi e angherie anche all’interno delle locali università senza che nessuno avesse il coraggio e la dignità di reagire.
    Resi coraggiosi dalla generale vigliaccheria i nuovi squadristi hanno avuto fino a questo momento una vita facile: solo una forte risposta popolare li potrà ricacciare nei gatoli e nelle * * * da cui sono tracimati.

  3. Anche la guardia di finanza potrebbe fare una capatina e accertare come la dentro si organizzano concerti, si vendono bibite e vivande tutto rigorosamente senza battere uno scontrino fiscale. Eh gia’ perche’ loro sono “rivoluzionari” le tasse non le devono pagare… Giusto?

  4. Se nulla viene fatto dagli organi competenti (Prefettura, Questura, Procura, ecc.) contro questi delinquenti fancazzisti le ragioni possono essere solo due: acquiescenza o paura. Forse prevale quest’ultima: diventando obbiettivo di questa gentaglia può significare venire affrontati a sorpresa da almeno una mezza dozzina (si, sono anche molto audaci…) di energumeni, peraltro ben noti alla forze di Polizia. Questi covi di malaffare potranno essere bonificati solo quando tornerà un po di coraggio.

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