Al via il piano per salvare il Parco tecnologico Vega di Marghera dal tracollo finanziario.
E’ stata, infatti, depositata la proposta di concordato preventivo che prevede, grazie alla vendita di alcune aree ed immobili, di pagare tutti i creditori al 100%.
Ora toccherà al Tribunale di Venezia valutare se la proposta ha i requisiti necessari per essere ammessa alla procedura. Se così fosse, la palla passerà ai creditori che dovranno accettarla o meno.
E’ raro trovare una società che preveda nella sua proposta di soddisfare interamente i propri creditori, quindi si crede che il piano verrà approvato, abbastanza facilmente.
Nel frattempo la società garantisce la continuità aziendale, grazie alla vendita degli immobili Auriga e Lybra, delle aree ex Agip e Pandora, oltre alla partecipazione in Venezia Tecnologie. Il ricavato dovrebbe quindi, alla fine, ammontare a oltre 20 milioni di euro.
Nella richiesta di concordato, si può leggere come la situazione si sia creata da un lato a causa della crisi del mercato immobiliare con l’esodo di alcuni utenti del Parco, dall’altro per l’aumento dei costi cresciuto esponenzialmente negli ultimi anni.
Sara Prian
[04/02/2014]
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