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Vaccinazioni anti-Covid: partite. Tutto quello che sappiamo sul vaccino

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Vaccinazioni anti-Covid sono partite ufficialmente con le prime tre iniezioni inoculate allo Spallanzani di Roma pochi minuti fa. Tra loro Claudia Alivernini, infermiera 29 enne dello Spallanzani, tra le prime tre vaccinate d’Italia che ha lanciato un messaggio: “Ho la consapevolezza che oggi sia un giorno importante e decisivo. La scienza e la medicina sono le uniche cose che ci permetteranno di uscire da questo virus. Lo dico con il cuore vaccinatevi!”.
“Il vaccino è gratuito per tutti ma non obbligatorio” ha invece confermato il commissario straordinario Domenico Arcuri allo Spallanzani di Roma dove sono partite le prime tre vaccinazioni anti Covid-19.
“Penso – ha detto Arcuri – che i numeri dei vaccinati saranno molto più alti di quello che pensiamo. Gli italiani sono molto migliori di come proviamo a rappresentarli”.
“Mi sento benissimo. La scelta è stata una scelta abbastanza naturale. Mi sono offerta di essere vaccinata e sono stata scelta fra i primi come simbolo per dire di fidarsi e credere in questa scelta credo sia un esempio per gli altri operatori sanitari ma anche per tutta la popolazione” ha invece dichiarato Maria Rosaria Capobianchi, direttore laboratorio di virologia dello Spallanzani ed oggi prima vaccinata in Italia, che partecipò a diagnosticare la prima infezione di Covid-19.
Ma di questo vaccino che cosa sappiamo?
Linee guida e bugiardino Aifa ci aiutano per la corretta

manipolazione e somministrazione del vaccino Comirnaty di Pfizer-Biontech, da oggi protagonista del vaccino day e poi della prima campagna di vaccinazione anti-Covid, in attesa dell’ok dell’Ema il 6 gennaio per il vaccino Moderna.
Disponibili sul sito dell’Agenzia italiana del farmaco anche le 35 Faq relative a efficacia e rischi.
Un tema caro anche ai medici della Fnomceo che ha pubblicato una ventina di domande e risposte utili sui vaccini contro il Sars-CoV-2.
In particolare nelle linee guida l’Aifa fornisce dettagli sui principali rischi dovuti alla manipolazione del ghiaccio secco, necessario a mantenere a bassissime temperature il vaccino Pfizer.
Tra questi figurano le “ustioni” e l’uso “in spazi ristretti o scarsamente ventilati può determinare una mancanza di ossigeno, causando asfissia”.
Come noto, questo vaccino a mRna deve essere conservato a temperature molto basse durante la spedizione e la conservazione successiva alla ricezione.
Consigliato, quindi, “proteggere la cute esposta dal contatto con il ghiaccio secco” usando guanti isolanti impermeabili e occhiali di protezione con schermature laterali o visiere.
Nei centri che lo ricevono, “qualora non fosse disponibile un congelatore a temperatura ultra-bassa” (tra -90 e -60 gradi), il contenitore termico di spedizione può essere utilizzato per la conservazione temporanea, “ma per un massimo di 30 giorni”.
Attenzione anche nello smaltimento di questo materiale:

non gettare negli scarichi, compreso quello del water, e non smaltire nei rifiuti domestici.
Tra le 35 Faq diffuse prima di Natale, l’Aifa evidenzia nessun effetto su Dna e almeno 6 mesi accertati di protezione.
Inoltre gli studi condotti fino a oggi mostrano che, con l’iniezione di due dosi, protegge con un’efficacia del 95% dalla malattia Covid ed è “plausibile” che impedisca anche di infettarsi e trasmettere ad altri la malattia. Rispetto alla durata della protezione, per ora il periodo di osservazione è stato di pochi mesi ma “è probabile, sulla base di studi su altri coronavirus, che duri 9-12 mesi”.
Mentre appare” improbabile un effetto negativo sulla vaccinazione” dovuto alla nuova variante inglese.
La lista di domande non può escludere le preoccupazioni per le reazioni avverse, che saranno strettamente monitorate anche nei prossimi mesi: quelle verificatisi più frequentemente (più di 1 persona su 10) sono brevi e di entità lieve, come stanchezza e mal di testa.
Anche chi ha fatto l’antinfluenzale da poco tempo

“può vaccinarsi contro il Covid, ma il distanziamento di un paio di settimane può essere una misura precauzionale”.
Così come potrà vaccinarsi, ma non nella prima fase della campagna, chi ha già avuto una diagnosi da Sars-Cov-2, perché il vaccino “potenzia la sua memoria immunitaria”.
Per le persone con una storia di grave allergia viene consigliato di consultarsi col proprio medico prima di vaccinarsi.
Il vaccino Pfizer-BionTech è per tutta la popolazione over 16 anni perché, chiarisce, l’Aifa, per i bambini sotto i 16 si attende l’esito di ulteriori studi in corso.
Altamente sconsigliato infine, raccomanda l’Aifa, cercare di procurarsi il vaccino per vie alternative o su internet.
Anche dalla Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo) medici risposte e raccomandazioni in particolare quella che mette in guardia contro il patentino di immunità una volta fatto il vaccino: è necessario mantenere l’uso delle mascherine e rispettare il distanziamento anche dopo averlo ricevuto.

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