Venezia oggi, venerdì 21 agosto 2020. Neanche il tempo di essere paghi perché la nostra bella città si ripopola di presenze straniere che subito si sbatte contro il malcostume. Le cronache sono piene ogni giorno di esempi di maleducazione che aumentano pari passo con i nuovi visitatori.
La scena di questa sera nelle vicinanze della Biennale, ai Giardini. C’è il mare, fa caldo: vuoi non pensare che è tutta spiaggia?
Forse per questo una bella comunità festosa si divertiva in modo esuberante ai Giardini.
Ciabatte (non infradito, però) costume da bagno, torso nudo, il gruppetto saltava, gridava, rideva sguaiatamente, cantava, si abbracciava festante.
Secondo la signora che ci ha segnalato il fatto, il gruppetto si stava preparando a fare un bagnetto serale approfittando del bagnasciuga della… Partigiana.
Paese che vai, usanze che trovi… solo che il Paese è il nostro. E, in particolare, il nostro regolamento comunale proibisce esplicitamente anche solo di circolare in città in tenuta balneare. Ma tant’è…
E non prendiamocela con i vigili, non possono essere dappertutto e non ce ne può essere uno ad ogni angolo ad ogni ora. Parliamo piuttosto di quella strana percezione che ti fa pensare di poter fare quello che vuoi per il solo fatto che arrivi a Venezia.
Finché non ci saranno esempi eclatanti di severità, secondo molti, non ci potrà essere inversione di tendenza.
Il dramma é che alcuni si sentono in dovere di fare ciò che gli pare non quando arrivano a Venezia, ma già da quando sbarcano in Italia, indifferentemente se con aerei, barche o “barconi”.