Una storia di violenza tenuta dentro la mente ferita per cinque giorni e poi liberata dalla decisione di una ragazza, di denunciare questo ennesimo stupro di gruppo perpetrato sulle donne, affidandosi alle mani di cura del Pronto Soccorso dell’Ospedale all’Angelo.
La vittima questa volta è una giovane turista inglese in vacanza, alloggiata in un albergo di Mestre e il suo racconto si riferisce alla sera del 16 Ottobre, quando è stata avvicinata da un gruppo di “uomini”, nei paraggi de “Le Barche”, con i quali aveva scambiato qualche parola.
Non sono chiare le circostanze che avrebbero condotto la ragazza nei pressi del Parco Ponci, forse un’invito a passeggiare o a recarsi in qualche locale. Quel che è certo è che è stata vittima di un’insidia, perché una volta arrivata al Parco Ponci, in sei l’avrebbero immobilizzata e violentata, lasciandola poi a terra, sconvolta e sgomenta a leccarsi le ferite.
Nei giorni successivi le è mancato il coraggio di denunciare la violenza, ma poi deve averci ripensato (forse si è confidata con qualcuno che l’ha indotta a reagire), decidendo di recarsi al Pronto Soccorso dell’Angelo e di raccontare con forte tensione, tutto quel che le era successo. I sanitari hanno provveduto immediatamente a redarre il protocollo previsto in questi casi e ora le forze dell’ordine stanno indagando sulla vicenda e sul riconoscimento degli stupratori.
L’ospedale ha sottoposto la turista inglese a tutti gli esami clinici necessari, di cui si attendono gli esiti, nella speranza che possa in futuro ricordare i volti dei violentatori e di riconoscerli, affinché siano consegnati alla Giustizia.
Andreina Corso
26/10/2016