Troppi evasi durante quarantena. Forse anche per questo i numeri in Veneto non sono buoni come si vorrebbe. E’ comunque un dato di fatto che diverse persone durante la quarantena escono e creano il pericolo di diffondere il virus.
Intanto i dati dei contagi degli ultimi giorni sono “pessimi”, un numero così elevato che non si spiega se non riconoscendo che “molte persone in quarantena sono uscite comunque di casa o non si rendono reperibili, fornendo recapiti telefonici inesistenti”.
Le parole sono quelle del direttore generale dell’azienda sanitaria
Ulss 2 di Treviso, Francesco Benazzi, e sono state pronunciate oggi incontrando oggi la stampa in streaming.
Benazzi ha detto di voler chiedere per questo al prefetto una intensificazione dei controlli. “Abbiamo comunque aggiunto 140 posti letto Covid in più strutture della città e della provincia ed il nostro Rt è stabile a 0,99. Stiamo assumendo tantissime persone – ha concluso Benazzi – ma non riusciamo a trovare specialisti”.
Le preoccupazioni del direttore generale dell’Ulss 2 di Treviso trovano riscontro nei numeri: anche oggi per la nostra regione è stata una giornata pessima.
+3.165 casi e 46 morti in 24 ore indicano un leggero ribasso rispetto a ieri (4.805 nuovi contagi e 90 decessi in Veneto) ma rimangono dati preoccupanti
nello scenario generale, comunque i peggiori d’Italia a livello regionale.
I casi giornalieri di Covid-19 in Veneto si mantengono così oltre i 3.000 contagi quotidiani, ritmo che prosegue dalla metà di novembre.
Stazionaria la situazione dei reparti ospedalieri, con 2.992 ricoverati nelle aree non critiche, 7 in più rispetto a ieri; scende di un posto l’occupazione delle terapie intensive, con 400 pazienti presenti.
Noi italiani siamo pagliacci.