La procura di Venezia ha chiesto 30 anni di carcere per Riccardo Torta, il 68enne di Mestre (Venezia) che il 15 gennaio 2016 ha ucciso la vicina di casa Nelly Pagnussat di 77 anni.
Dopo il delitto, perpetrato a martellate, l’imputato aveva smembrato il corpo con una sega elettrica per poi tentare di occultarlo in un borsone e alcuni sacchi.
Il 7 febbraio è prevista la sentenza, con rito alternativo, del Gup Massimo Vicinanza. La pm Laura Cameli, nella sua requisitoria, ha sostenuto l’aggravante della minorata difesa e della premeditazione, punti da considerarsi prevalenti rispetto alla seminfermità riconosciuta all’uomo che ha già scontato una condanna per omicidio e tentato omicidio.
Gli avvocati di Torta, Giorgio Bortolotto e Antonio Bortoluzzi, hanno chiesto l’assoluzione per incapacità di intendere e di volere dell’imputato. Il giudice ha rinviato a lunedì per eventuali repliche e la sentenza. I familiari della vittima – costituitisi parte civile – hanno chiesto complessivamente un milione di euro di danni.