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Regioni “a colori”, Zaia: è un modello che ha bisogno di essere tarato

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Regioni a colori sulla base dell’andamento del Covid.
“Il modello va ritarato tenendo conto del numero dei tamponi che vengono fatti e della situazione della spedalizzazione”.
Sono le parole del Governatore del Veneto Luca Zaia a ‘Live non è la D’Urso’ su Canale 5 riferendosi alla suddivisione per Covid in zone ‘colorate’ del territorio nazionale.
“Il modello dei ‘colori’ – ha aggiunto Zaia – ha bisogno di un tagliando”.
Mentre sulla mortalità in regione Zaia ha ricordato che “si sta vivendo una situazione simile a quella della Germania. Di fatto la prima ondata ci ha graziato questa no”.
Il presidente ha anche parlato delle vaccinazioni

in corso.
“Dalla prossima settimana in Veneto si faranno solo le seconde dosi di vaccino“.
Così Zaia a ‘Live non è la D’Urso’ su Canale 5.
“La causa è il taglio al 29% fatto dalla Pfizer sulle forniture – ha aggiunto Zaia -, se poi non ci fossero le dosi neppure per la seconda dose sarebbe un guaio”.
“Un guaio – ha sottolineato che comunque con il taglio è un danno che viene fatto ai cittadini e con risvolti legali”.
“Se Pfizer ha bisogno di stabilimenti – ha rilevato Zaia – il Veneto è pronto ad essere d’aiuto mettendo a disposizione uno stabilimento in regione e con i fondi della società finanziaria regionale”.
Secondo Zaia senza gli intoppi che stanno nascendo il ritmo vaccinale sarebbe stato tale che il Veneto avrebbe chiuso la campagna vaccinale in primavera.

(Rip.)
Regioni a colori sulla base dell’andamento del Covid.
“Il modello va ritarato tenendo conto del numero dei tamponi che vengono fatti e della situazione della spedalizzazione”.
Sono le parole del Governatore del Veneto Luca Zaia a ‘Live non è la D’Urso’ su Canale 5 riferendosi alla suddivisione per Covid in zone ‘colorate’ del territorio nazionale.
“Il modello dei ‘colori’ – ha aggiunto Zaia – ha bisogno di un tagliando”.
Mentre sulla mortalità in regione Zaia ha ricordato che “si sta vivendo una situazione simile a quella della Germania. Di fatto la prima ondata ci ha graziato questa no”.
Il presidente ha anche parlato delle vaccinazioni

in corso.
“Dalla prossima settimana in Veneto si faranno solo le seconde dosi di vaccino”.
Così Zaia a ‘Live non è la D’Urso’ su Canale 5.
“La causa è il taglio al 29% fatto dalla Pfizer sulle forniture – ha aggiunto Zaia -, se poi non ci fossero le dosi neppure per la seconda dose sarebbe un guaio”.
“Un guaio – ha sottolineato che comunque con il taglio è un danno che viene fatto ai cittadini e con risvolti legali”.
“Se Pfizer ha bisogno di stabilimenti – ha rilevato Zaia – il Veneto è pronto ad essere d’aiuto mettendo a disposizione uno stabilimento in regione e con i fondi della società finanziaria regionale”.
Secondo Zaia senza gli intoppi che stanno nascendo il ritmo vaccinale sarebbe stato tale che il Veneto avrebbe chiuso la campagna vaccinale in primavera.

(foto da archivio precedente a febbraio 2020)

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