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Polistirolo: il materiale migliore per l’imballaggio di alimenti, ecco perché

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Il polistirolo è oggi uno dei materiali più richiesti per il trasporto di prodotti alimentari, ma non solo questi. I suoi vantaggi sono infatti innumerevoli. Ecco quali sono.

Innanzitutto il polistirolo (polistirene espanso o semplicemente EPS) è economico. Costa poco produrlo, modellarlo e, visto che è anche leggero, trasportarlo. Grazie alla possibilità di modellare le forme alla perfezione, per mezzo di stampanti 3d innovative, esso può assumere la forma che più si adatta ai propri prodotti. Nel giro di poco, grazie alla tecnologia, si può quindi avere un imballaggio ad hoc perfetto per quello che si desidera. Durante il trasporto e lo spostamento delle merci le confezioni in EPS sono capaci di ammortizzare gli urti e proteggere bene quanto contengono, resistendo alle compressioni.

Il polistirene è un materiale che ha un impatto ambientale positivo, poiché riciclabile sino a 7 volte al 100%. Salvo indicazioni particolari del proprio Comune, di solito lo si può smaltire semplicemente con la plastica. Grazie alla possibilità di dare la forma, nonché la colorazione, che si vuole è possibile creare package in polistirolo creativi e di gusto estetico, aggiungendo facilmente anche scritte e loghi della propria azienda. Dulcis in fundo, il polistirolo è un ottimo isolante, quindi un involucro in questo materiale è eccellente per la conservazione termica di quanto contiene. Questo fa delle confezioni in EPS quanto di meglio vi sia per il trasporto e la conservazione di alimenti. Soffermiamoci su questa funzionalità.

Contenitori termici in polistirolo per alimenti

I contenitori termici in polistirolo per alimenti di solito sono a forma di cassa o scatola con il coperchio che si fissa in maniera ermetica semplicemente a pressione. Il materiale è particolarmente sicuro, atossico nonché igienico poiché lo si produce per mezzo di un procedimento di polimerizzazione dello “stirene”, ovvero una sostanza che è già presente in natura in alcuni alimenti (fragole, fagioli, carni…). La salubrità dello stirene e l’assenza di rischi nel suo utilizzo è stata anche dimostrata dalla Commissione Europea proprio prima di consentirne l’utilizzo per alimenti.

L’isolamento ermetico che si viene creando all’interno di una confezione di alimenti in polistirolo ben fatta consente una crescita microbiologica minima ed è per questo che i package in EPS sono oggi utilizzatissimi per il settore. Gli alimenti così conservati sono in grado di mantenere le proprie caratteristiche organolettiche pressoché inalterate. Una scatola in polistirene minimizza l’escursione termica fra l’interno e l’esterno grazie alla minima conduzione termica del materiale: esso, cioè, è in grado di preservare più di molti altri materiali la catena del freddo degli alimenti, prestandosi quindi all’uso nella conservazione di cibi freddi e surgelati, ma anche, al contrario, quelli caldi.

Il polistirolo per gli alimenti: una questione di qualità

Il polistirolo si utilizza moltissimo per lo spostamento di merci quali quelli ortofrutticoli, particolarmente delicati e per cui è importante anche l’immagine estetica. Un frutto, per esempio, ammaccato è statisticamente provato che non viene mediamente acquistato dal cliente finale. Questo vuol dire che finisce gettato via: uno spreco e una perdita economica. Il polistirolo è invece in grado di preservare frutta e verdura da sbalzi termici e da urti, consentendo a buona parte di quanto arriva sui banchi dei negozi di presentarsi bene. È provato, inoltre, che oltre all’estetica il prodotto è proprio più fresco e migliore, quindi, dal punto di vista della salute. Umidità eccessiva o, al contrario, disidratazione possono, infatti, comportare una perdita di qualità degli alimenti. Lo stesso si può dire per i prodotti ittici, nonché per gli alimenti surgelati.

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