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Pensioni, Bonomi: “Quota 101 dopo quota 100? Facciamo altri debiti sulle spalle dei giovani?”

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Pensioni, Bonomi: "Quota 101 dopo quota 100? Facciamo altri debiti sulle spalle dei giovani?"

Pensioni, Bonomi: “Quota 101 dopo quota 100? E’ necessario affrontare il tema con serietà”. Bonomi dialoga con Salvini-Meloni ma Confindustria va all’attacco: “Non vogliamo un Paese di Commissari”.

In un momento così delicato per il Paese, il Governo deve prendersi la “responsabilità di ascoltare le opposizioni”. E’ questo l’invito che arriva dal presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, che incalza anche le opposizioni a “non essere contro l’Europa proprio in un momento in cui sta svolgendo

il suo ruolo”.
L’esortazione a Palazzo Chigi arriva al termine dell’assemblea degli industriali di Cremona che ha visto un serrato confronto tra opposizione e Governo.
Al centro del dibattito le iniziative per superare la crisi economica, il recovery fund e l’Italia del futuro.

Da una parte gli esponenti del centrodestra Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Massimiliano Salini che chiedono al Governo di “fare delle scelte” per non “lasciare il Paese nell’incertezza” e dall’altra il vice ministro all’economia, Antonio Misiani, che evidenzia la necessità di “fare lavoro di squadra” perché in questo momento è “sbagliato fare polemiche”.

E poi il numero uno di Via dell’Astronomia indica la strada che, a suo avviso, deve percorrere Palazzo Chigi. Questo perché se si decide di intraprendere una serie di iniziative che ci porteranno ad “indebitarci per i prossimi venti anni allora

ci vuole una condivisione da parte di tutti”.

Una posizione condivisa dal parlamentare di Italia Viva, Matteo Colaninno, secondo il quale gli imprenditori hanno un ruolo fondamentale per far “ripartire il Paese”.

Ora è necessario attivare “immediatamente il Mes per utilizzate i 37 miliardi disponibili per interventi nel settore della sanità”.

Con l’altro grande nodo da sciogliere che è quello dei tempi per la realizzazione delle grandi opere.

Alla platea degli imprenditori più volte viene ribadito come i commissari, ovvero il “modello Genova”, potrebbero essere una soluzione alle catene delle burocrazia.

Su questo tema il leader della Lega, invitato a citare qualche nome, si lascia andare ad una battuta scherzosa. Non “faccio nomi perché poi

finisce che li indagano un minuto dopo”, afferma Salvini.

Netta la posizione di Bonomi perchè gli industriali “non vogliono un Paese di commissari o di poteri speciali”, vogliamo invece un “Paese che funziona”.

Pensioni
Al centro dell’attenzione di imprenditori e Governo resta il tema dell’occupazione e della previdenza.

In questi giorni si sente parlare di “salario minimo per legge. Ebbene voglio dire che questa non è la strada giusta”, afferma con forza Bonomi.

E sul fronte delle pensioni annuncia per fine ottobre l’arrivo di una proposta. L’anno prossimo scadrà quota 100 e “sto già sentendo parlare – afferma – di quota 101. Vogliamo fare altri debiti sulle spalle dei giovani? E’ necessario affrontare questo tema seriamente perché non vogliamo avere un Paese che si inchioda in un dibattito politico senza fine sulle pensioni. Serve un metodo ed una visione complessiva”.

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