Operatori Sanitari Ulss si vaccinano al 98%, ma l’adesione non è la stessa nelle Rsa: “Rifiuto degli operatori è un loro diritto”, dice Zaia.
“Il rifiuto del vaccino tra gli operatori sanitari? E’ loro diritto. Punto” afferma il presidente del Veneto Luca Zaia, rispondendo ai giornalisti. “Ma tra il personale sanitario nostro – ha aggiunto – abbiamo un’adesione al 98%. Abbiamo qualche problema nelle Rsa, dove ci sono meno adesioni. C’è opera di coinvolgimento, ma è nelle prerogative dell’operatore non farsi il vaccino“, ha concluso.
Pare invece che il vaccino sia candidato a diventare l’arma vincente
nella guerra contro la pandemia.
Sono appena arrivati i risultati di una ricerca che inducono all’ottimismo raggiunti in Israele dopo la somministrazione di massa della prima dose del vaccino Pfizer.
Lo riferisce il quotidiano Yediot Ahronot che descrive una ricerca condotta dalla cassa mutua Clalit – la principale del Paese – su 200 mila persone di oltre 60 anni che hanno ricevuto la prima dose.
Messi a confronto con altre 200 mila persone che non sono state vaccinate, in un periodo iniziale di 12 giorni i due gruppi
hanno mostrato le stesse caratteristiche. Ma dal tredicesimo giorno in poi fra i vaccinati il numero di contagiati da coronavirus è calato del 33 per cento rispetto al gruppo opposto.
La prima dose della vaccinazione sembra dunque ridurre in modo tangibile il rischio di contagio fra gli ultra sessantenni.
Si tratta tuttavia, avverte il giornale, di dati preliminari. Questa ricerca dovrà essere portata avanti nelle prossime settimane fra quanti avranno nel frattempo ricevuto anche la seconda dose, che secondo la Pfizer
è comunque quella determinante per la immunizzazione.