Un po’ per volta, per piacere. Così dicono i veneziani alle prese con la raccolta differenziata, gli orari, le regole che la stessa si è data. E con la paura della multa, che davvero sarebbe salata per chi trasgredisce: 167 euro che è sempre meglio evitare di perdere.
Ed è questa garbata richiesta d’aiuto, che ha munito i dipendenti Veritas di pazienza, non sono state assegnate le multe, in ragione di un tempo assimilato e utile a tutti per migliorarlo e rendere più vivibile la città.
Il perché? E’ necessario stabilire una consuetudine fra teoria e pratica, così gli operatori ecologici ripetono a tutte e a tutti, a residenti e non, a visitatori, turisti, ristoranti e alberghi ai tanti gestori di B&B: leggete le regole e vi diranno quel che dovete fare, ammonendo con pazienza chi scivola nelle vecchie, sbagliate, abitudini.
Punto primo, anche adesso che la raccolta differenziata è stata estesa a Santa Croce e San Polo, dopo il successo di Dorsoduro (con il 40% di condivisione), si aspetta in casa il suono di campanella del netturbino dalle 8e30 alle 12.00.
Alternativamente, dalle 6e30 alle 8e30, si possono portare i rifiuti alle motozattere di Veritas. Dove? A Rialto, a San Stae, ai Tolentini, e in calle dei Botteri. Per ogni dubbio, si può telefonare a Veritas.
Il manuale del cittadino ecologicamente corretto, è stato scritto in 8 lingue, cosicché possa essere comprensibile e rispettato da tutti. Chi è in dubbio, farebbe bene a non mettere i rifiuti in calle, ma possibilmente attendere un dipendente Veritas e farsi spiegare le giuste modalità.
Umido, secco, carta, entrano a tutto titolo nel linguaggio educativo dei veneziani e si sa che ogni persona è un mondo, ma che è il mondo a chiederci strade pulite, armonia fra l’uomo e i suoi consumi.
La ricerca e lo sforzo di Veritas accompagna una tensione civica che può sussistere solo se c’è la collaborazione dell’uomo, ma questo è fin troppo ovvio e lo sappiamo tutti.
Andreina Corso