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Minori violenti, esclusivo: la mano della spaccata a Treviso ha fatto la rapina di Jesolo

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Di Giorgia Pradolin.

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Furto con spaccata ad un distributore di marijuana light a Treviso e due settimane dopo una rapina con il coltello a Jesolo. Due fatti che fino a questo momento a tutti sono parsi scollegati, invece c’è la stessa mano dietro i due episodi di delinquenza che hanno avuto come protagonisti ragazzi minorenni a Jesolo e Treviso.

Una svolta inattesa nei due casi di microcriminalità collegati dall’escalation di violenza che fortunatamente è stata interrotta dall’operato delle forze dell’ordine ma che molto ricorda quella delle “baby gang”.

Lunedì scorso, 6 luglio, a Jesolo, tre ragazzi di 15, 16 e 17 anni, di Venezia e Treviso, sono stati arrestati dagli agenti della polizia per aver rapinato con un coltello a serramanico un coetaneo. I tre erano in bicicletta mentre la vittima, assieme ad un amico, era a piedi.

La scusa era farsi cambiare una banconota da 50 euro, ma quando il malcapitato ha preteso di vedersi tornare i soldi consegnati, si è trovato un coltello puntato in faccia.

Per uno dei giovani autori della rapina però, quello con il coltello, non era trascorso molto tempo da un precedente atto criminale.

Solo un paio di settimane prima, a Treviso, lo stesso 16enne con una complice aveva rubato in un distributore automatico di cannabis light: una sessantina di confezioni per un valore di circa 700 euro e un danno al macchinario di altri 2mila euro.

Il caso è seguito dai carabinieri di Zero Branco che sono riusciti a scoprire l’identità dei due giovani colpevoli e a questo punto è venuta fuori la sorpresa: uno dei due ha poi partecipato alla rapina di Jesolo.

L’ASSALTO AL DISTRIBUTORE DI TREVISO
E’ il 22 giugno scorso, due settimane prima della rapina a Jesolo, e il 16enne se la prende con il distributore automatico di una tabaccheria che si trova in via Monte Piana, a Zero Branco, Treviso. La sua complice è una ragazzina di 14 anni.

Sono le tre di notte quando il ragazzo tenta dapprima di infilare le braccia all’interno del distributore per afferrare qualche pacchetto di canapa legale, ma con scarso successo. Questi distributori automatici non sono certo accessibili ai minorenni, è infatti necessario inserire un documento di riconoscimento all’interno della macchina per attestare la maggiore età.

I due giovani però non si arrendono, se ne vanno via ma per tornare poco dopo vestiti in modo completamente diverso, con abbigliamento invernale e il volto coperto: uno è armato di un oggetto contundente, una sorta di martello o piccone con cui inizia a colpire con forza la vetrina del distributore.

Dopo aver infranto la vetrina, i due riempiono un sacchetto con una sessantina di confezioni di infiorescenze, per un valore di circa 700 euro di bottino. Facile immaginare che l’obiettivo dei due ragazzini sia rivendere la cannabis light per guadagnare qualcosa.

Uno dei due vandali ha addosso un piumino, e con quello riesce ad afferrare le confezioni dal distributore senza tagliarsi con i vetri andati in frantumi.

Il sistema di videosorveglianza però ha ripreso tutta la scena, compreso il precedente sopralluogo dei due minori in abiti normali, estivi, e nonostante il camuffamento è chiaro ai carabinieri che si tratta sempre della giovane coppia. Uno dei due infatti, nonostante il cambio di indumenti, ha addosso le stesse scarpe da ginnastica di poco prima.

I militari di Zero Branco riescono così a identificare i due minorenni, il ragazzo di 16 anni e la ragazza di 14, a cui seguirà la confessione della quattordicenne.

Il danno per il distributore automatico rotto è di circa 2mila euro, e per i due giovani scatta la denuncia alla Procura dei Minori per furto aggravato in concorso.

LA RAPINA A JESOLO
Nonostante questo episodio però, a distanza di appena un paio di settimane, lo stesso 16enne tenta la rapina a Jesolo con altri due minorenni e un coltello a serramanico di notevoli dimensioni, ma anche questa volta verranno scoperti.

Dopo aver rubato i 50 euro ad un coetaneo in via dei Pioppi, i tre giovani bulletti si allontanano ma la volante del Commissariato di Jesolo, dopo l’allarme lanciato dalla vittima, si mette subito sulle loro tracce.

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I tre ragazzini vengono ben presto rintracciati in Piazza Marconi e arrestati per rapina aggravata in concorso: su ordine del Pm Minorile, titolare delle indagini, due di questi vengono affidati al competente Istituto per Minori di Treviso e il terzo ai domiciliari e alla tutela dei genitori.

Sequestrati il coltello e le tre biciclette utilizzate per commettere la rapina (con ogni probabilità rubate).

La svolta di queste ore è proprio nel collegamento tra i due reati per il giovane sedicenne che aveva già avuto delle segnalazioni alla Procura dei Minori per alcuni precedenti reati.

L’azione congiunta delle forze dell’ordine ha messo fine agli episodi di microcriminalità e all’escalation di aggressività da parte di questi giovani e giovanissimi che riporta alla mente i timori per le temute “baby gang”.

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