Si abbassano i dati sui contagi e i ricoveri in Veneto. Siamo all’80% di over 80 vaccinati, ma le dosi sono sul finire. Il presidente del Veneto Luca Zaia ha chiesto al commissario, il generale Francesco Paolo Figliuolo, altri vaccini. Operano medici di base e farmacie, le imprese vogliono partire: con 100 mila al giorno per 30 giorni si fanno tre milioni di immunizzazioni e in tre-quattro mesi la regione viene completata.
«È ossigeno, le dosi sono come il pane – dice Zaia – Prossima settimana arrivano 13 mila AstraZeneca, 126 mila Pfizer, 14 mila (probabili) J&J:ma non è niente. Dopo gli over 80 ci saranno gli over 70 (494 mila vaccinati al 30% con prima dose). Gli over 80 sono vaccinati al 79%, con ciclo completo 35%. Arriveranno anche 126 mila dosi di Pfizer. «Siamo i primi in Italia per vaccinazioni e siamo pronti con le modalità drive in, drive through, con i turni notturni, con le strutture», dice il governatore.
Ieri la Regione era in riunione con il governo. Zaia ricorda le tappe della campagna vaccinale per fasce di età e categorie. «Non si vaccinano persone fuori dai target. Chi si fa vaccinare fuori dalla lista ha una responsabilità morale, compreso chi lo immunizza. Noi abbiamo i dati dei vaccini fatti. Da qui a dire che il Veneto ha vaccinato fuori dalle regole, ne corre». Sulla casa farmaceutica Johnson&Johnson il presidente Zaia ha preteso di capire quali siano le previsioni sull’arrivo delle dosi. Intanto è stato chiuso il Pala Expo a Marghera, il centro vaccinale più grande del territorio, perché mancano dosi.