Erano i primi giorni di gennaio 2016. Improvvisamente balzava agli onori (si fa per dire) della cronaca una vicenda che riguarda un’aggressione ad una vigilessa a Mestre. Sono i giorni in cui si discute della mono-pattuglia (gli agenti della polizia Municipale mandati a pattugliare le strade individualmente anziché a coppie) e questo amplifica ulteriormente le reazioni alla notizia. Qui sotto la notizia originale dell’epoca.
Venerdì sera, piazza Ferretto. Improvvisamente, poco prima delle 20, scoppia una maxi rissa. In un attimo dalle parole si è passato ai fatti: grida spintoni, e poi calci e pugni. Coinvolti una quindicina di soggetti – a quanto pare – a causa di un litigio tra ragazze che poi hanno chiamato in causa genitori e amici.
In quel momento stava sorvegliando quella zona della piazza una vigilessa da sola come previsto dalle nuove disposizioni sulla ‘monopattuglia’.
L’agente è intervenuta per cercare di separare i contendenti e riportare la calma ma improvvisamente ha ricevuto un colpo sulla schiena.
La vigilessa è finita al pronto soccorso dove è stata visitata con prescrizione finale di sette giorni di prognosi per quel colpo alla schiena, ma la questione è tutt’altro che terminata.
La vicenda, infatti, torna a proporre il braccio di ferro in corso tra amministrazione e sigle sindacali dei vigili, fin da subito contrari alla pattuglia composta da un agente unico.