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Meolo: carabinieri devono fare accertamento ma lui si chiude in casa con un fucile

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meolese arrestato dai carbinieri

Nel primo pomeriggio i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di San Donà di Piave e della Stazione di Meolo hanno arrestato, per i reati di resistenza a Pubblico Ufficiale e minaccia aggravata, Antonio R., 57 enne, residente a Meolo, il quale ha reagito all’accertamento di una pattuglia dei Carabinieri barricandosi in casa, minacciando i militari con un fucile da caccia che deteneva regolarmente.

I fatti hanno inizio nella tarda mattinata di venerdì, quando era stato segnalato un individuo che, come già accaduto la settimana precedente, era stato protagonista di atti osceni nelle vicinanze della stazione degli autobus di San Donà di Piave.

Dalla descrizione delle persone che lo avevano visto e dalla visione delle immagini del circuito di videosorveglianza comunale, l’uomo che aveva, poco prima, esibito i propri genitali assomigliava ad un soggetto residente a Meolo, già oggetto di attenzione da parte dei militari del Nucleo Operativo e Radiomobile.

Per tale motivo, allo scopo di appurare la sua presenza in casa ed eventualmente escluderlo quale responsabile dei fatti sopra menzionati, una pattuglia in servizio di prevenzione à stata inviata nel luogo dove risiede. Giunti sul posto i militari hanno potuto appurare che il soggetto era appena rincasato, infatti lo avevano visto scendere dalla propria vettura e varcare l’ingresso della propria abitazione.

Una volta bussato alla porta, gli operanti si sono sentiti gridare dall’interno di allontanarsi immediatamente, altrimenti sarebbero stati fatti oggetto di azione di fuoco. L’uomo, che intanto aveva fatto uscire la propria convivente, una donna di 54 anni, è stato visto avvicinarsi alle finestre imbracciando un fucile da caccia. Come accade in casi del genere, allo scopo di garantire la sicurezza delle persone e degli operanti, è stato inviato ulteriore personale in luogo per provvedere a isolare l’area e, mentre era in arrivo il personale specializzato per trattare con le persone protagoniste di qiesti casi.

La sorella dell’uomo, parlandogli a distanza, lo ha convinto ad uscire per fumare una sigaretta. Non appena varcato l’uscio per aderire all’invito, Antonio R., che in quel momento non aveva un’arma, è stato immediatamente immobilizzato dai Carabinieri.

In casa gli operanti hanno trovato e sequestrato una doppietta da caccia calibro 12, con una cartuccia in canna, e altre undici cartucce rinvenute nelle immediate vicinanze del fucile. Il 57 enne è stato quindi condotto negli uffici della compagnia sandonatese e arrestato. Il giorno successivo il Giudice ha convalidato l’arresto al termine dell’udienza che ha avuto luogo nelle aule del Tribunale di Mestre, disponendo la misura cautelare degli arresti domiciliari per il meolese.

Redazione

[02/02/2014]

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