La meningite ritorna a far paura. Hai voglia a dire “i dati non mostrano allarme”, il caso arriva dopo la notizia di qualche giorno fa di un altro giovane ricoverato per meningite, sempre a Conegliano. Questa volta riguarda un ragazzo di 18 anni che ora è in rianimazione all’ospedale di Conegliano.
«Non è il caso di drammatizzare – spiega Francesco Benazzi, direttore generale dell’Ulss – si tratta infatti di meningite da pneumococco, quindi non è la forma più pericolosa e temuta».
Il giovane, residente a Pieve di Soligo, si è presentato martedì al Pronto Soccorso di Conegliano con febbre, mal di testa e male alle orecchie. Sintomi che spesso fanno pensare ad una comune influenza, per fortuna invece i medici lo hanno trattenuto in osservazione.
Alle 22 dello stesso giorno il suo quadro clinico è improvvisamente precipitato, tanto che è stato trasferito in rianimazione ed i medici hanno avviato la terapia antibiotica specifica. Dopo poco la conferma ufficiale: diagnosi di meningite da pneumococco.
«Si tratta fortunatamente di una meningite da pneumococco che non richiede provvedimenti di profilassi neppure per i familiari e per chi fosse stato in contatto con il diciottenne» conferma Sandro Cinquetti, direttore dei servizi dell’igiene pubblica.