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Mahtab Ahadsavoji trovata morta in acqua, assassina confessa e ottiene sconto di pena

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Mahtab Ahadsavoji trovata morta in acqua, assassina confessa e ottiene sconto di pena

Gagandeep Kaur, la donna indiana accusata del delitto della studentessa e stilista iraniana Mahtab Ahadsavoji, ha deciso di confessare oggi l’omicidio commesso e ha ottenuto uno sconto di pena.
Mahtab Ahadsavoji era stata trovata nuda morta in acqua in un canale del Lido di Venezia originando un giallo che ha posto diversi interrogativi per alcuni giorni.

La Corte d’assise d’appello di Milano ha così ricostruito i fatti grazie al racconto di quella serata. Un racconto che è valso alla rea confessa la concessione delle attenuanti generiche per l’accusa di omicidio volontario, facendo così scendere la condanna complessiva a 10 anni, con lo sconto di pena riconosciuto per il rito abbreviato, dai 17 anni del primo grado, quando la confessione non era arrivata.

Gagandeep Kaur, difesa dall’avvocatessa Nunzia Milite, secondo quanto si è appreso, ha inizialmente chiesto scusa per la morte dell’iraniana, sua coinquilina nell’appartamento dove si sono svolti i fatti, ammettendo esplicitamente la sua responsabilità nell’omicidio. Stando alla sua versione, resa tra le lacrime, il giorno del delitto il suo fidanzato Rajeshewar Singh era stato invitato a casa delle due donne per passare insieme la serata. I tre avrebbero bevuto whisky e vodka e l’iraniana si sarebbe sentita male tanto da vomitare. Un’evenienza che avrebbe fatto innervosire l’indiana, tanto che la festicciola si sarebbe conclusa di lì a poco.

La stessa Gagandeep Kaur, sempre stando al suo racconto, si sarebbe sentita male di notte tanto da dover andare in bagno e al suo ritorno in camera dove stata dormendo col fidanzato Rajeshewar Singh avrebbe trovato Mahtab Ahadsavoji nuda insieme al fidanzato. A quel punto, per uno scatto di rabbia la donna avrebbe strangolato fino alla morte l’iraniana con una collana e, su iniziativa del fidanzato, avrebbe deciso con lui di nascondere il cadavere in una valigia.

Mahtab Ahadsavoji ormai senza vita sarebbe così portata fino a Venezia nella valigia e poi gettata nella laguna per evitare che la polizia potesse scoprire il delitto. Una ricostruzione che ricalca, in buona sostanza, quella del pm Grazia Pradella che aveva svolto le indagini dopo il ritrovamento del cadavere.

Il fidanzato Rajeshewar Singh, per cui in primo grado era stata chiesta la condanna a 30 anni, è stato
assolto per l’omicidio e la Procura non ha fatto ricorso in appello.
L’indiano, per il quale oggi la pena per l’occultamento di cadavere è stata ridotta fino a 8 mesi con la sospensione condizionale, si trova attualmente in India dopo l’espulsione decretata dalla Questura di Milano.

Gagandeep Kaur oggi in aula ha anche chiesto che il suo compagno possa tornare in Italia con un permesso di
soggiorno.

Mario Nascimbeni
10/02/2016

(cod donnalidacqua)

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