Uno spritz “virtuale” per sentirsi vicini anche durante il lockdown. È questa l’iniziativa messa in campo da Venessia.com per il 25 aprile, data che per i Veneziani non significa solo Festa della Liberazione ma anche e soprattutto San Marco, patrono della città e simbolo di un intero territorio.
Ad “alzare i calici”, seppur a distanza, sono stati gli aderenti e i simpatizzanti del gruppo: “tutti gli anni ci siamo sempre riuniti – commenta Matteo Secchi, presidente e portavoce dell’associazione – qualche volta andando in Piazza, qualche altra pranzando assieme. Perché i social sono belli, per carità, ma il fine ultimo è sempre quello di vederci di persona”.
Uno spritz che nonostante le restrizioni ha riunito alle 12:00 cinquanta famiglie: il loro “brindisi”, seppur virtuale, ha riunito anche gli iscritti residenti all’estero: “Parigi, Londra, Barcellona, Marbella ma anche Florida e California, distanti ma vicini – continua Secchi – affinché i Veneziani, ovunque si trovino, non perdano in questo momento difficile l’ottimismo e la voglia di stare assieme. Abbiamo raccolto cinquantotto foto che abbiamo già pubblicato nella nostra pagina”.
Un’iniziativa piena di speranza e buoni auspici per Venezia, che ai tempi del coronavirus sta attraversando uno dei periodi più bui della sua storia.
Oltre ai contagi, ai malati e alle vittime la città fa i conti con le inevitabili ripercussioni economiche: l’azzeramento delle presenze ha messo in ginocchio una filiera turistica già martoriata dalle acque alte record di novembre.
“Noi vogliamo che i turisti tornino, e torneranno – conclude Secchi – Venezia è unica, conosciuta in tutto il mondo, e per ripartire non ha bisogno di promozioni. Lavoro nel settore da moltissimo tempo, e tutti dicono sul web che non vedono l’ora di ritornare; l’unica cosa che mi auguro è che non siano troppi e tutti nello stesso momento”.