Un’altra (dis)avventura della serie: “automobilisti al casello probabilmente stressati dalla guida e dal troppo caldo”.
Anche questa puntata termina con necessità di cure mediche (quaranta giorni di prognosi) e denunce.
Il fatto è avvenuto al casello Telepass di Latisana (Udine).
Fattore scatenante: il primo che si attarda al casello del Telepass (per definizione “veloce”) e il secondo che protesta.
Vittima dell’aggressione un impiegato di Istrana di 43 anni. L’aggressore è un operaio 59enne residente nella zona di San Donà di Piave.
Secondo quanto ricostruito il primo è arrivato mentre la Volvo del secondo occupava il casello avendo problemi con il transito.
Il primo ha così suonato ripetutamente il clacson ma il secondo non ha gradito l’avviso acustico.
E’ sceso dalla macchina e prima ancora di parlare ha sferrato un pugno in pieno volto al 43enne che aveva il finestrino abbassato.
In quel momento la sbarra si è alzata così il sandonatese è risalito sulla Volvo pronto a rimettersi in viaggio.
A questo punto è stato il secondo, già colpito, a scendere dalla macchina ma ha dovuto essere pronto a schivare la macchina davanti che ha ingranato la retromarcia andando addirittura a colpire il mezzo dietro.
A quel punto, con un balzo, l’impiegato si è aggrappato al volante cercando di farlo sterzare per fermare la sua fuga.
L’operaio, però, ha affondato i denti sulle sue mani fino a fargli perdere la presa riuscendo, contemporaneamente, a sferrargli un altro pugno in faccia per poi allontanarsi.
L’impiegato ha così chiamato la Polstrada e il 118.
Episodi di violenza automobilistica che si stanno purtroppo moltiplicando, senz’altro complici lo stress e il caldo.
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