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Incidente MSC a Venezia: passeggeri a terra, la nave non prosegue. La Procura si muove: in arrivo indagati

Il Procuratore Bruno Cherchi pone sotto sequestro la scatola nera della MSC Opera. "L'avaria ai comandi va dimostrata...". Dall'esame della strumentazione dipenderà la partenza degli "Avvisi". Intanto una delle turiste ricoverata al Civile di Venezia dovrà operarsi ad una spalla.

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Incidente MSC a Venezia: passeggeri a terra, la nave non prosegue. La Procura si muove: in arrivo indagati?
L’incidente della MSC Opera a Venezia sta lasciando uno strascico di discorsi irrisolti a cui, ora, si aggiungono le indagini ufficiali.
La Procura di Venezia, infatti, ha già aperto un fascicolo e attende ora i risultati delle consulenze tecniche che dovranno far luce sul perchè la Msc “Opera” sia arrivata ieri come fosse senza freni nel canale della Giudecca andando a sbattere contro la banchina a San Basilio e urtando poi un battello carico di turisti.

Nave ferma.
La notizia dell’indagine ha contribuito a far decidere lo “stop” alla nave. Molti passeggeri sono infatti scesi oggi a terra per visitare le bellezze di Venezia, ma al momento di risalire a bordo hanno scoperto che non ripartiranno per il tour originario previsto che sarebbe dovuto proseguire con destinazione Bari.
Msc ha deciso di annullare la nuova crociera, e di “rimborsare a tutti i passeggeri l’intero costo del biglietto e gli eventuali servizi prenotati”.

Indagini in corso.
Sull’incidente, al momento, è stato aperto un fascicolo contro ignoti, ma il Procuratore Bruno Cherchi ha fatto capire senza troppi giri di parole che a breve potrebbero arrivare i primi indagati.
L’ipotesi che l’ufficio giudiziario veneziano sta valutando è prevista dall’articolo 1231 del codice di navigazione, inosservanza delle norme sulla sicurezza, una fattispecie penale.

Non c’è invece al momento un fascicolo per lesioni, perchè quelle riportate dai feriti – restano ancora ricoverate solo due delle 4 turiste finite in ospedale – sono perseguibili solo su querela.

Sequestrata la ‘scatola nera’.
Sono intanto finiti sotto sequestro, ha chiarito Cherchi, tutti i sistemi di movimento della Msc, i motorini, il timone, la scatola nera. Non la nave stessa, che altrimenti non avrebbe nemmeno potuto essere utilizzata dai 1200 passeggeri che aspettavano di salpare da Venezia per la nuova crociera nel Mediterraneo. Saliti a bordo ieri sera, infatti, gli ospiti hanno potuto utilizzare cabine, ristoranti e ponti della “Opera” come abituale, al pari di un albergo di lusso.

Restauri alla nave.
L’indagine in corso richiederà, come minimo, alcuni giorni per essere completata “e quindi la nave non potrà completare l’itinerario inizialmente previsto nel Mediterraneo Orientale”, però la compagnia ha avuto oggi dalle Autorità il permesso per iniziare i lavori di ripristino dello scafo. Attualmente in corso i lavori di saldatura. Msc conta tuttavia di poter far salpare la “Opera” entro giovedì 7 giugno.

Avaria ai motori da accertare.

Tornando all’inchiesta, è presto anche per parlare con certezza di un’avaria al motore, ha spiegato Cherchi. “Questo lo dobbiamo accertare – ha detto – e non possiamo farlo solo ascoltando le persone, ma con una consulenza tecnica che verrà disposta. Procediamo valutando le prime emergenze date dalla Capitaneria e dalle forze di polizia intervenute. All’esito di questo valuteremo se c’è qualcuno da iscrivere nel registro indagati”.
La consulenza tecnica – ha ricordato il magistrato – prevede che se ci sono atti irripetibili, e in questo caso mi pare proprio che si tratti di atti irripetibili, soprattutto per la scatola nera della nave, dovremo necessariamente procedere con gli avvisi”.

L’importanza della scatola nera.
L’esame della scatola nera, in particolare, dovrà accertare “quale sia il motivo, se c’è un motivo tecnico, che ha permesso alla nave di non seguire la rotta, ma di sbandare sulla destra. Ripeto, se si tratta di avaria dovremo valutarlo”. La nave non è sotto sequestro, lo sono però i sistemi di movimento “che devono restare a disposizione dei consulenti”.

Feriti.
Intanto all’ospedale civile di Venezia rimangono sotto stretto monitoraggio le due turiste del battello “River Contess” che ieri hanno avuto le conseguenze più serie nello schianto.
Una delle due, un’australiana di 66 anni, ha riportato un trauma toracico-dorsale. L’altra, una donna neozelandese di 71 anni, verrà sottoposta alle cure necessarie per risolvere un trauma complesso subìto ad una spalla, per il quale dovrà subire un intervento chirurgico.

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