Gabriella Brugnera, 53enne di Vittorio Veneto, da anni si occupava della contabilità della «Art Serf» di Vazzola e della «La.Merc» di Mareno di Piave. Era persona degna di fiducia, tanto che i titolari la consideravano una di famiglia, per questo le avevano dato la massima fiducia.
Poi i sospetti e le indagini della Guardi di Finanza. Secondo le accuse la donna, negli anni, era riuscita a stornare dalle casse dell’azienda la bellezza di 3,2 milioni di euro.
Ieri, la guardia di finanza le ha sequestrato una casa a Jesolo, una villa a Borca di Cadore, un’auto di lusso e quote societarie per circa un milione di euro. Oltre agli immobili viene raccontata anche una storia di acquisti compulsivi dati dalla presunta vasta disponibilità di denaro. Catering per feste, arredamenti vari, sia da interni sia da giardino, accessori per l’auto del figlio.
Secondo le ipotesi, quella fortuna sarebbe stata costruita distraendo fondi delle aziende con piccole operazioni di home banking. Le due società fatturano insieme una decina di milioni di euro all’anno. Le piccole uscite sarebbero difficili da rintracciare o da notare. L’attività era facilitata dal ruolo della donna, responsabile della contabilità, che poteva sempre farle passare come pagamenti destinati ai fornitori.
Redazione
[24/01/2014]
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