Gentilmente, ma pretendendo una rapida risoluzione al problema, anche l’Unesco si schiera in favore di coloro che attendono risposte circa la vicenda Grandi Navi a Venezia. Lo scopo principale è quello di salvaguardare e tutelare l’ecosistema lagunare.
Se Venezia e l’Italia non dovessero adoperarsi in tal senso, la città storica e la sua laguna, rischiano il declassamento dalla lista ‘’Patrimonio dell’Umanità’’. L’Unesco ne sta discutendo proprio in questi giorni nella 38esima sessione del World Heritage Committee, che si sta svolgendo a Doha, in Qatar.
Durante l’incontro, l’Unesco ha sottolineato come una mancata gestione della situazione Grandi Navi possa comportare un rischio d’immagine e un inserimento di Venezia nella lista nera dell’Organizzazione delle Nazioni Unite della Cultura.
Altra scure questa, che si abbatte su Venezia,dopo lo scandalo riguardante il Mose e che sicuramente non sarebbe un buon biglietto da visita per l’Italia intera. Palazzo Chigi intanto, entro febbraio 2015, dovrà presentare il Piano di gestione, una vera e propria relazione sull’attuale salvaguardia del città e della laguna, mentre entro il 2016 dovrà redigere un progetto di attuazione, secondo le norme stabilite dall’Unesco.
Perentorio l’invito dell’Organizzazione delle Nazioni Unite della Cultura, al Governo italiano affinché si attuino tutte le misure necessarie per vietare alle navi più grandi (in particolare anche le petroliere) di entrare nella laguna e che si punti su qualsiasi tipo d’azione che consenta la tutela del patrimonio lagunare ambientale.
Redazione
[18/06/2014]
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