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Clooney si è sposato. Le (poche) notizie sul matrimonio

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geroge clooney e amal si sono sposati  venezia

George Clooney si è sposato davvero. Si è sposato a Venezia sabato notte, la notizia è confermata.
George Clooney ha sposato Amal Alamuddin secondo cerimonia americana, che non ha valore per la materia del diritto italiano, ma che comunque rappresenta per i due sposi la vera unione, soprattutto per le promesse.
“Le promesse” sono il momento più toccante del matrimonio, dove a turno gli sposi si giurano amore eterno con frasi e principi che da soli si sono scritti.
George Clooney, secondo quanto saputo, ha letto le sue con voce ferma e con grande interpretazione (d’altronde, da un grande attore…), Amal Alamuddin invece in un paio di passaggi avrebbe tradito l’emozione leggendo le sue.

George Clooney si è sposato a Venezia all’hotel Aman sabato notte. Come dicevamo, per avere effetti legali anche sul territorio italiano il matrimonio dovrà ora essere registrato al Municipio. La registrazione avverrà infatti a Ca’ Farsetti oggi, lunedì.
Il matrimonio di sabato notte si è svolto secondo la tradizione dei matrimoni americani davanti al giudice di pace, ed è stato celebrato da Walter Veltroni, amico di
Clooney.

“Yes, I do”.
Finalmente, aggiungiamo simpaticamente noi. Dopo settimane di annunci, appostamenti, depistaggi, corteggiamenti a qualcuno inserito nel meccanismo, falsi scoop e balletti sulle date.
George Clooney si è sposato a Venezia, questa volta è vero. L’annuncio ufficiale lo ha fatto a sorpresa da Londra l’agente di George (forse stufo di essere perseguitato), Stan Rosenfeld, che ha confermato il matrimonio avvenuto.

Informazioni sul matrimonio? Eccole.
La serata dei festeggiamenti era cominciata in tema ‘Dolce Vita’ Felliniana e romanesca e tutto si doveva intonare al tema (lo vedete il bel George emulo di Marcello Mastroianni? Noi si).

Molti gli arrivi vip per la celebrazione, circa un centinaio gli ospiti, tra il 60 e il 70% gli inviti della famiglia della sposa. Purtroppo, un po’ perchè di sera o di notte è difficile essere certi del riconoscimento con un’occhiata da lontano, un po’ perchè l’organizzazione ha letteralmente coperto tutto e tutti, un po’ perchè magari certi vip da noi non se li fila nessuno, a parte i soliti nomi non possiamo dirvi molto di più sulle presenze.

La festa si è tenuta all’Aman, resort 7 stelle lusso sito a Palazzo Papadopoli. Festa che nessuno dei non-invitati ha potuto vedere, ma che ha trasformato (viene riferito) per qualche ora il Canal Grande in una Via Veneto anni ’50.

Paparazzi, cronisti, fotografi soprattutto, e poi curiosi, fan alla ricerca del souvenir. Attorno all’albergo è stato il delirio, con un viavai continuo di motoscafi, tutti pronti a fermarsi in mezzo all’acqua per cercare di intravedere, e tutti pronti a scattare all’inseguimento quando pareva arrivasse qualcuno di importante.

I divi, invece, arrivavano su motoscafi tirati a lucido (con flotte di fotografi all’inseguimento). Anche sulle rive, nei pontili o negli approdi delle gondole, folla incredibile con la forza di saper aspettare ore per rubare uno scatto, un ‘ciao ciao’ con la manina da un Matt Damon o da una Cindy Crawford.

George Clooney è arrivato poco dopo le 8 di sera. Il suo motoscafo ha attraversato Canal
Grande. Sotto al Ponte dell’Accademia c’è stato anche un momento di commozione per una folla incredibile che lo acclamava, mentre lui ha fatto rallentare per qualche secondo, ha salutato ringraziando sinceramente più volte, anche con la mano sul cuore.

George Clooney è arrivato all’Aman tagliando un traffico incredibile di una trentina di barche tra polizia, vigili urbani e taxi affittati dai fotoreporter che facevano da ala. E’ sceso in un impeccabile smoking ‘Armani’, e sempre sorridente ha salutato tutti.
Questioni di attimi perchè poi è stato inghiottito dai tendoni messi sulla passerella che dal pontiletto porta all’interno posti proprio per proteggere la privacy degli ospiti attesi al party.

Ca’ Papadopoli questa notte era un trionfo di ori, stucchi e affreschi.
A fare da contorno mezza Hollywood: da Matt Damon, Anna Wintour (direttrice di Vogue America) Ellen Birkin, Grante Helsov, Cindy Crawford con il marito Rande Gerber, Bono Vox e signora.
Brad Pitt e Angelina Jolie, così come Sandra Bullock, non ce l’hanno fatta, invece.

Impossibile provare ad entrare nei saloni e nei giardini dell’Aman, ma anche provare a chiedere qualcosa, perché il personale dell’albergo, gli oltre 100 body guard, i cuochi, i fornitori e ogni persona coinvolta nei servizi hanno firmato un accordo di riservatezza con una penale pesantissima.
Tutte le informazioni sul matrimonio di Geoge Clooney le leggeremo su Vogue America che ha ottenuto un’esclusiva assoluta in cambio di una generosa offerta per beneficienza alla fondazione di Clooney.

Musiche: due tipi di intrattenimeno, un’orchestra d’archi che eseguiva musica classica e meno classica, e un trio jazz che rivisitava i grandi classici americani.
Musica rigorosamente senza microfoni e amplificatori, solo in acustico.
George Clooney pare certo abbia cantato “When I fall in love” di Nat King Cole dedicandola alla sposa.

Laura Beggiora

28/09/2014

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