Teatro La Fenice di Venezia. Sabato 22 sera, in scena il primo atto del Simon Boccanegra, che ieri ha inaugurato la stagione lirica del teatro.
Improvvisamente tra il primo e il secondo tempo una pioggia di volantini arriva sulla platea. Arrivano dal loggione ed esprimono una protesta.
Sui volantini che arrivano dall’alto sulle facce incredule degli spettatori della Fenice un grido di allarme per la città: «Diamo un futuro a Venezia, basta alberghi in questa città! Basta cambi di destinazione d’uso nei sestieri a vocazione residenziale; limiti dimensionali alle grandi navi in laguna; agevolazioni per chi vive e lavora nella città d’acqua; No allo scavo del Contorta, Sì alla cantieristica minore, alle attività artigianali, ai negozi di prossimità».
La firma sui volantini è del gruppo25aprile.org, già noto per aver raccolto decine di migliaia di firme contro lo scavo del Canale contorta dell’Angelo.
I responsabili dei lanci sono stati identificati dalla Digos, ma alla fine non denunciati, visto che non c’è stato alcun allarme di ordine pubblico e che poi l’opera è proseguita tranquillamente.
«Abbiamo voluto sensibilizzare le autorità e le personalità presenti sul rischio che una civitas dalla storia millenaria come Venezia si trasformi in un guscio vuoto» ha dichiarato Marco Gasparinetti, tra gli organizzatori dell’iniziativa.
Laura Beggiora
23/11/2014
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(foto: Orchestra della Fenice di Venezia, foto di repertorio)