Solo una famiglia veneziana su quattro va in vacanza per il ponte Pasquale. Lo rivela la consueta indagine svolta dall’Adico, Associazione dei Consumatori di Mestre, fra i suoi soci. C’è chi non si muove per problemi economici, che continuano a persistere insieme all’incertezza sul futuro. Ma c’è anche chi preferisce sfruttare il week end del 25 aprile, che contempla un ponte più lungo. Infine, e questa è la vera novità del 2017, c’è chi ha paura degli attentati, e ha dunque rinunciato a qualsiasi viaggio, temendo sia il volo in aereo che la visita a una località d’arte.
Il questionario, al quale hanno risposto circa 200 iscritti e che non ha pretese statistiche ma indica comunque trend ben consolidati, conferma ancora le difficoltà del momento. In più, chi si muoverà in auto, o per raggiungere qualche località di vacanza o per la sola gita fuori porta, dovrà fare i conti con l’aumento del costo del carburante, il cui prezzo è cresciuto rispetto alla scorsa Pasqua del 6% per la benzina e di quasi il 10% per il gasolio.
L’indagine evidenzia come il 76% del campione non sfrutterà il ponte pasquale ma se ne resterà in città, magari optando per la semplice gita fuori porta del lunedì di pasquetta. Fra questi, il 70% se ne sta a casa per problemi economici, un altro 16% sfrutterà invece il ponte del 25 aprile, mentre un restante 14% ha deciso di non muoversi perché ha paura degli attentati.
Per il pranzo di Pasqua, il 65% delle famiglie se ne starà a casa con una spesa a persona che può variare dai 18 euro (carne ) ai 24 euro (pesce) a persona. In ristorante si sborseranno in media fra i 30 e i 55 euro anche se molti menù arrivano fino ai 70 euro.
Chi parte sceglie soprattutto mete italiane (81% del campione) e non solo le solite città turistiche. Molti optano per le zone di mare, con la Sicilia in testa a tutte le preferenze. Londra, Parigi e Amsterdam le città prescelte da chi va all’estero.