Quattro anni di carcere e 75 mila euro di multa a una donna di 48 anni del territorio di San Donà.
I reati sono di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina ed alla falsità ideologica e materiale, per la creazione di documentazione fittizia.
Nel corso del pomeriggio di ieri, 14 aprile, a San Donà di Piave, i militari della locale Stazione Carabinieri hanno notificato a B.F., donna 48enne residente in città, un ordine di carcerazione.
Alla signora è stato notificato il provvedimento detentivo emesso l’11 aprile scorso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Venezia a seguito di una condanna del 2017, divenuta definitiva nel marzo 2019 ed ora passata in giudicato, per la pena della durata di quattro anni di reclusione.
La condanna è giunta al termine dell’iter giudiziario relativo ad un procedimento penale nato dalla contestazione di reati di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina ed alla falsità ideologica e materiale, per la creazione di documentazione fittizia, continuata ed in concorso con altre persone, per fatti risalenti al periodo 2008/2012 commessi nelle province di Venezia e Rovigo.
Ieri, dopo che la sentenza è quindi divenuta irrevocabile, è stata data esecuzione all’ordine di esecuzione della pena e per lei si sono aperte le porte della casa di reclusione di Venezia alla Giudecca.
L’ufficio esecuzioni penali della Procura Generale della Repubblica di Venezia ha inoltre disposto il recupero della pena pecuniaria pari a 75mila euro con l’aggiunta dell’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni.