Il parcheggio dell’ex Umberto I deve fare i conti con un osso duro: il Consiglio Comunale. Chiamato a votare il Protocollo d’intesa tra Dng e Comune, rischia di far saltare l’intero accordo.
A questo si unisce il fatto che si è scoperto che molti passaggi burocratici essenziali non sono ancora stati iniziati.
Manca, infatti, una delibera della Giunta che inserisca il progetto del parcheggio all’interno del Piano delle opere. Questo è un passaggio fondamentale per l’inizio dei lavori, anche se, puta caso, domani arrivasse il via libera, senza di quello non si potrebbe partire.
Inoltre pare non sia stato preso in considerazione il terreno che, essendo stato ospedaliero, è in parte inquinato.
Intanto la Municipalità continua ad imporsi contro l’accordo del Comune con i privati e le loro considerazioni non sono parse così campate per aria come, d’altra parte, hanno senso anche le questioni di chi si batte fermamente per questi lavori. Come si fa, infatti, a rimanere con questo buco, in pieno centro cittadino, fino al 2023, momento in cui scadrà il diritto dei privati di costruire?
Piuttosto di nulla, meglio piuttosto, dicono i favorevoli al piano, che si scontrano con i contrari che pensano che tutto sia fatto per far ottenere ai privati più cubatura, con l’azzeramento della residenza e la possibilità, poi, di costruire alberghi o zone commerciali. Al Comune rimarrebbero solo tre padiglioni in cattive condizioni ed un giardino interno di 17mila 700metri quadrati, con area per il parcheggio.
Quel poco che basta, si spera, per non abbandonare l’area al degrado più completo.
Sara Prian
[06/02/2014]
Riproduzione vietata