Elezioni a Venezia: si sono formate code per entrare a causa del tempo necessario per le operazioni in sicurezza, ma anche per il fatto che sono quattro le schede da compilare. Le file hanno raggiunto in certi seggi un tempo di attesa di oltre una decina di minuti.
Gente in coda per una decina di minuti (o più), file che si sono registrate nella tarda mattina di oggi in diversi seggi istituiti nel Comune di Venezia.
La ragione risiede per larga parte nel fatto che gli elettori devono compilare quattro schede diverse: per le regionale, per le comunali, per la municipalità e per il referendum.
IL fatto di avere quattro schede diverse ha comportato difficoltà soprattutto nei seggi dove dovevano votare persone anziane.
Dall’apertura delle urne, sottolinea il comandante della Polizia Municipale lagunare veneziana, Marco Agostini, è scattato lo specifico piano sanitario antiCovid che prevede la presenza di almeno due steward per ogni plesso elettorale, per un totale di 150 persone, che si vanno ad aggiungere ai volontari della Protezione Civile e alle forze dell’ordine impiegate per la consulazione elettorale.
Gli steward guidano gli elettori alle urne e provvedono a verificare che abbiano la mascherina e sanifichino le mani.
L’affluenza a Venezia (rilevazione delle ore 12) ha rivelato che hanno votato complessivamente per il referendum costituzionale sulla riduzione del numero dei parlamentari 31.656 elettori su 190.726 iscritti (16,59%), per le elezioni regionali 31.646 elettori su 205.137 iscritti (15,42%).
Per le elezioni comunali hanno complessivamente votato 31.681 elettori su 205.720 iscritti (15,40%); per le elezioni circoscrizionali 31.696 elettori su 205.720 (15,40%). Nel 2015 alla stessa ora aveva votato il 18,40% degli elettori. Occorre però ricordare che nel 2015 si votava nella sola giornata di domenica, quindi il confronto non può essere indicativo.