Qualche giorno fa, agenti della sezione Anticrimine del Commissariato di P.S. di via Cà Rossa (che solitamente operano in abiti civili allo scopo di non essere immediatamente individuati dagli spacciatori), si trovavano in via Dante, in prossimità dell’incrocio con via Fusinato: da posizione defilata, assistevano ad un veloce scambio di mano tra un soggetto di chiara etnia nordafricana e un soggetto che poi si allontanava a piedi.
Quest’ultimo, fermato poco dopo dagli operatori, si rivelava essere un 40enne mestrino, ed ammetteva di avere appena acquistato due dosi di stupefacente (poi rivelatosi essere eroina) per un controvalore di 30 Euro.
Nel frattempo, il presunto spacciatore aveva raggiunto via Cappuccina, per entrare per pochi istanti in uno dei numerosi call center della via: subito dopo esserne uscito, veniva fermato e sottoposta a controllo. Addosso non gli veniva rinvenuto nulla di compromettente, e nemmeno il denaro, che sicuramente aveva ceduto ad un complice all’interno del call center.
Lunghissima però la lista dei precedenti penali a carico dell’uomo (un 28enne di nazionalità tunisina): entrato illegalmente in Italia nel 2008, qualche mese dopo veniva arrestato a Padova per possesso di stupefacenti; altri episodi simili nel 2009, nel 2011, nel 2012 e nel 2014, sempre a Padova.
Denunciato per il reato di spaccio di stupefacenti e per inottemperanza al decreto di espulsione, è stato condotto presso l’Ufficio Immigrazione della Questura di Venezia e qui munito di nuovo decreto con ordine del Questore a lasciare il territorio nazionale.
L’operazione appartiene all’attività di contrasto al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti nella città di Mestre ad opera della Polizia di Stato.
20/08/2015