Donna incinta lotta per la vita in terapia intensiva all’ospedale di Treviso. I medici stanno facendo il possibile per salvare lei e il bimbo che ha una gestazione di 7 mesi.
Il quadro clinico è freddo nella sua descrizione: paziente sedata e intubata, ha contratto il Covid, non vaccinata, 29 anni.
Secondo quanto riportato la donna aveva scelto di attendere la nascita prima di vaccinarsi contro il Covid.
Il virus, però, l’ha contagiata prima, probabilmente all’interno di rapporti parentali interni alla comunità marocchina cui appartiene, dopo il rientro dal paese d’origine.
I sintomi, inizialmente lievi, si sono aggravati al punto di andare al pronto soccorso che ha richiesto subito il trasferimento in Rianimazione.
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I direttori generali delle Ulss hanno ribadito anche recentemente l’assoluta mancanza di pericoli sul fatto di vaccinarsi in gravidanza.
Vero è che negli ultimi tempi si è venuta a creare un po’ di confusione sul tema.
La letteratura scientifica ha consigliato di procedere all’inoculazione del vaccino con tranquillità e in tutta sicurezza una volta trascorso il terzo mese, ma poi ulteriori informazioni sono parse contraddittorie.
C’è chi consigliava di aspettare il sesto mese, chi dopo il parto.
Ed è successo che una gestante in avanzato stato di gravidanza si sia recata a Venezia al Centro di Piazzale Roma per vaccinarsi e il medico preposto non l’abbia inoculato consigliando di farsi ‘prima’ certificare dal ginecologo l’attestazione di buona salute, sua e del bambino.
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