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Disagio intenso per temperature e qualità dell’aria a Ferragosto e per ancora 48 ore

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Fa troppo caldo, a Venezia e ovunque. In sintesi: quando cambia?
La Protezione civile del Comune di Venezia, sulla base dei dati rilevati dall’Arpav conferma, in buona sostanza, che continua da ieri, sabato 14 agosto, clima afoso con disagio intenso.
La qualità dell’aria potrà arrivare ad essere scadente su molte zone interne della Regione.
Per oggi, domenica 15 agosto, è previsto ovunque disagio fisico “intenso” a livello giornaliero e qualità dell’aria “scadente” sulle zone pedemontane e pianeggianti.
Lunedì 16 agosto, fortunatamente, le condizioni di disagio fisico saranno in miglioramento però sulle zone montane e a partire dal pomeriggio.
Le condizioni di disagio persisteranno sulla pianura, pedemontana e costa.
Una generale attenuazione del disagio si potrà avere, quindi, da martedì.

PREVISIONI A LIVELLO GENERALE

Presto, nell’arco della prossima settimana, torneremo a uscire nelle ore centrali della giornata e a dormire sonni più tranquilli.
Lucicero, l’anticiclone che ha arroventato l’Italia, in buona sostanza ha i giorni contati.
Il suo strapotere è giunto al massimo proprio oggi, giorno di Ferragosto, e poi successivamente abbandonerà lentamente l’Italia.
La domenica di Ferragosto sarà bollente, soleggiata e anche afosa.
E il ministero della Salute conferma a quota 16 le città col bollino rosso per il giorno dell’Assunta (Ancona; Bari; Bologna; Bolzano; Brescia; Campobasso; Firenze; Frosinone, Latina, Napoli, Palermo; Perugia; Rieti; Roma; Trieste, e Viterbo).
Attese di conseguenza file ai pronto soccorso, soprattutto per i soggetti più fragili come gli anziani.
A rischio disidratazione e colpi di calore anche gli animali di compagnia, soprattutto quelli di piccola taglia.

A Ferragosto l’anticiclone africano dominante ci terrà dunque ancora sotto scacco.
Sole e caldo ovunque, salvo isolati annuvolamenti mattutini (anche compatti) lungo il corso del fiume Po tra Lombardia ed Emilia e ad alcuni temporali pomeridiani in provincia di Sondrio, sulla Val Pusteria, sulle Dolomiti bellunesi e verso la tarda serata pure sull’alto bresciano e l’alto bergamasco.
Venti deboli da direzioni variabili.
Il caldo si sentirà un po’ ovunque; 37-39 gradi sono previsti a Firenze, Roma, Bologna, Pavia, Mantova, Verona, Rovigo, Macerata, Caserta, Taranto e su tante altre città.


 

Da lunedì la situazione cambierà. Il flusso più fresco Nordeuropeo prenderà coraggio e comincerà a scendere di latitudine sgretolando lentamente la cupola anticiclonica africana.
I primi temporali non tarderanno a colpire gran parte delle Alpi, quindi delle Prealpi e localmente pure le alte pianure lombarde e venete.

Si avvertirà quindi un primo calo termico.
Da martedì invece temporali a macchia di leopardo, ma piuttosto intensi, colpiranno il Nordest e le Marche, al loro seguito il vento di Maestrale farà calare le temperature anche di 10-12°C rispetto a questi giorni, specie al Centro-Nord.
Un più globale refrigerio dal caldo lo si avrà da giovedì quando anche al Sud i valori termici massimi saliranno soltanto di pochi gradi sopra i 30 diminuiti grazie al soffiare del Maestrale.


 

IL CALDO FA DANNI IN EUROPA

Il caldo quest’anno è stato da record assoluto (da quando sono possibili le misurazioni), ma non siamo certo gli unici ad averne sofferto.
Oltre all’Italia, anche la Spagna è alle prese con un’ondata di caldo rovente.
Temperature vicinissime o superiori ai record storici sono state registrate in diverse zone del Paese tra ieri e oggi.
Le massime fin qui rilevate nella vigilia di Ferragosto sono state toccate nelle province di Cordova e Siviglia, in Andalusia, e si sono spinte oltre i 46 gradi, secondo i dati provvisori dell’Agenzia Statale di Meteorologia (Aemet).

La temperatura più alta in assoluto registrata sbato è di 46.9 gradi: è stata rilevata alle 16.30 nella stazione meteorologica di Montoro (provincia di Cordova).
Se venisse confermata come misura valida, sarebbe pari a quella considerata ufficialmente come la massima storica della Spagna, registrata nel 2017 dalla stazione dell’aeroporto di Cordova.

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