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Covid Venezia e provincia, numeri in salita

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Covid Venezia e provincia, inversione di tendenza per i numeri che da giorni mostravano una costante discesa.
Particolarmente significativo l’indicatore dei decessi, ritenuto (assieme ai ricoveri) da più parti quello oggettivo e non influenzabile da interpretazioni.
Nel Veneziano nelle ultime 24 ore si sono contati 139 nuovi contagi. Era da giorni che i nuovi positivi, con alti e bassi, si fermavano alla doppia cifra.
4.451 gli attualmente positivi.
Sono 154 le persone ricoverate con un saldo di -1 tra entrati e usciti (che però, purtroppo, comprendono i decessi).
Sono 12 le persone ricoverate nelle nostre terapie intensive.
Le persone che hanno perso la vita nelle ultime 24 ore sono 11 tra Venezia e provincia.

Covid Regione Veneto.
Nel rapporto del Covid in Veneto si riscontra una tendenza nuovamente in salita.
L’ultimo bollettino (martedì 16 febbraio 2021) indica che risalgono i nuovi contagi mentre prosegue la discesa dei dati clinici.
Risale infatti, dopo il fine settimana, il numero dei nuovi contagi giornalieri da Coronavirus in Veneto, attestandosi sulla media delle ultime settimane: sono 638 i casi registrati in 24 ore, con il totale da inizio pandemia a 322.354 malati.
I decessi registrati da lunedì a martedì sono 42 in più, con il totale a 9.551.
Gli attuali positivi sono 24.253, 557 in meno rispetto a ieri.
Prosegue la discesa dei dati clinici, con 1.382 ricoverati nei reparti non critici (-51) e 136 pazienti nelle terapie intensive (-12).

Zaia: “Niente lockdown”.
Per quanto riguarda il Veneto, il presidente Zaia ha ribadito che non ritiene opportuno un nuovo lockdown come invece richiesto da componenti tecniche a livello centrale.
“Rispettare le tre regole (mascherine, distanziamento, igiene delle lavarsi le mani), se le seguissimo si avrebbe un effetto migliore del lockdown. Quindi bisogna mettersi d’impegno, fino in fondo per difendere questa simil-libertà che oggi abbiamo. Ne verremo fuori, ma l’appello è fare massima attenzione”.
Sono state le parole del presidente del Veneto, Luca Zaia, che si è detto “preoccupato dalle varianti del Covid” pur se i dati che si registrano nella regione indicano un rallentamento delle infezioni che “è attorno al 2% di diffusione, mentre nella popolazione è dello 0,3%”.
“Il bilancio – ha precisato – lo faremo a fine febbraio, inizio marzo, e guarderemo per prima i ricoveri, che oggi non stanno aumentando e poi le terapie intensive e la mortalità. Siamo però preoccupati – ha osservato – del tema delle varianti, che noi abbiamo sollevato per primi in Italia, perchè se la quantità e la qualità delle infezioni è legata ad esse si capisce quale sarà il livello del ‘volo’ che potremo fare”.

(foto da archivio)

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