Coronavirus Venezia e provincia, la seconda ondata da segni di regressione.
Il primo segno si può interpretare con il tasso di occupazione dei posti letto.
I ricoverati del Veneziano oggi sono 373, ieri erano 390.
In terapia intensiva ci sono 40 pazienti, ieri ce n’erano 43.
I nuovi casi scoperti con i tamponi in 24 ore sono 204, ieri erano stati 210.
Gli attualmente positivi secondo l’ultima rilevazione sono 8.430, ieri erano 8.853.
I decessi non depongono invece per una tregua del virus:
altri 25 morti nelle ultime 24 ore che vanno dalle 17 di giovedì alle 17 di venerdì.
Un numero ancora più che rilevante se si pensa che il “record” assoluto di decessi è di 31 (31 decessi da o con Covid il 3 gennaio), cioè solamente a 6 unità di distanza dalla cifra massima assoluta nella nostra provincia.
Gli osservatori interpretano i dati nella speranza che “il peggio sia alle spalle”, raccomandando però di non abbassare la guardia.
Tra Natale e Capodanno l’apice dell’aggressività del virus, complici gli shopping pre-natalizio e
la voglia di festeggiare.
Le limitazioni che sono partite a ridosso di Natale avrebbero invece cominciato a dare risultati che diventano apprezzabili oggi.
Sul fronte dei focolai localizzati emerge la diffusione del virus alla scuola San Pio x di Meolo.
19 oggi i positivi tra alunni e insegnanti con i contagi che interessano trasversalmente più classi.