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Coronavirus, contrordine: prorogato ultimo Dpcm. Ancora ferme fiere, discoteche, crociere

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Fiera del Rosario San Donà, apertura

Coronavirus: il Governo proroga il Dcpm del 14 luglio. Niente nuove aperture a fiere, discoteche al coperto e navi da crociera.
Era atteso per venerdì il nuovo Dcpm del presidente del Consiglio, che secondo le linee guida pubblicate da quotidiani e agenzie avrebbe allentato le restrizioni per settori come fiere, locali notturni e navi da crociera. Ma inaspettatamente è arrivato lo stop: le regole presenti nel decreto del 14 luglio – in scadenza sabato – sono state prorogate per altri 10 giorni.
“I dati internazionali del Covid-19 sono ancora preoccupanti – ha commentato il ministro della Salute Roberto Speranza – gli ultimi segnali da Francia, Spagna e Germania ci dicono ancora una volta che la battaglia non è vinta, neanche in Europa”.

La decisione è stata presa dopo l’incontro in teleconferenza tra i ministri della salute dei Paesi del G7 dov’è prevalsa la linea della cautela. Il “Corriere della Sera”, “Adnkronos” e “Il Giornale di Sicilia” avevano addirittura anticipato alcuni punti del nuovo decreto, che pur mantenendo le restrizioni avrebbe dato il via libera a fiere, sagre, eventi pubblici, discoteche e ai viaggi sulle navi da crociera.
Secondo quanto pubblicato dal “Corriere”, il Dcpm avrebbe confermato l’obbligo della mascherina in tutti gli spazi chiusi dove non sia possibile mantenere le distanze di sicurezza: locali pubblici, mezzi di trasporto, negozi, uffici e centri commerciali. Sarebbe inoltre “stata concreta” la possibilità che le discoteche avrebbero esteso il ballo anche al coperto e che gli eventi potessero superare il numero massimo di 200 persone al chiuso e 1.000 all’aperto, concedendo “alle Regioni la possibilità di aumentare le capienze assumendosi – come ripete sempre il ministro Boccia: ‘la responsabilità delle scelte seguendo la curva del contagio’”.
Analogo il discorso per le navi da crociera; secondo il quotidiano, dimostrando come sui traghetti e gli aliscafi “il rispetto delle misure possa limitare il rischio di contagio”, dalla prossima settimana “potrebbero essere organizzati anche questi viaggi”. Negli spazi chiusi sarebbe valso l’obbligo di indossare la mascherina, mentre uno degli aspetti da stabilire avrebbe riguardato la possibilità di scendere per le escursioni, “uno dei capitoli che si sta affrontando, nella convinzione che comunque le Compagnie organizzeranno i servizi in maniera adeguata proprio come sta avvenendo in tutti i luoghi di vacanza”.

I dettagli – specificava il “Corriere” – sarebbero stati decisi giovedì durante il confronto tra il premier Giuseppe Conte, il ministro della Salute Speranza e quello degli Affari Regionali Boccia “per impedire che – come sta accadendo soprattutto all’estero – esplodano nuovi focolai”. Ma la linea rimarrebbe di fare “un’ulteriore passo avanti verso la normalità”.
Le disposizioni del nuovo Dcpm erano state confermate anche da “Il Messaggero”, ma venerdì mattina è arrivato il dietrofront ufficiale: il decreto del 14 luglio resta in vigore per altri 10 giorni. Il Governo prende così altro tempo, scegliendo la via della prudenza in attesa di conoscere gli sviluppi della pandemia sia in Italia che nei paesi vicini.
Tutto rinviato al Dcpm di agosto, che secondo Speranza prevederà “risorse molto significative per finanziare un piano straordinario per il servizio sanitario nazionale e per rispondere alle esigenze delle lunghe liste di attesa”.

Si sono aggiunte nel pomeriggio le dichiarazioni del governatore del Veneto Luca Zaia: “Oggi firmo un’ordinanza che proroga tutte le misure fino al 15 di ottobre, la data di scadenza dello stato emergenziale, e lascia una ‘finestra’ per l’8 agosto (in relazione al prossimo decreto del Governo n.d.R.) perché immagino ci saranno novità in campo crocieristico e anche rispetto ad altri settori: se non accade nulla andiamo avanti sino a metà ottobre”.

Nino Baldan

(foto da archivio)

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