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Ticket per Venezia da primavera 2024: si pagheranno 5 euro nei 30 giorni peggiori

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Ticket per Venezia da primavera 2024: si pagheranno 5 euro per entrare nei 30 giorni di più grande afflusso turistico: vale a dire che il pagamento sarà dovuto in una trentina giorni su 365.
Tutto sarà mediato con una apposita piattaforma on line su cui si dovrà fare la prenotazione del viaggio.
Ne saranno esentati, naturalmente, gli ospiti che pernotteranno negli alberghi – registrati a monte, già gravati dalla tassa di soggiorno pagata in hotel -, e la cosa rientra nella logica che cerca di scoraggiare chi viene in gita la mattina ripartendo la sera nei giorni di peggior afflusso in città.

La norma era stata prevista dalla legge di bilancio del 2019, che aveva autorizzato il Comune a introdurla. L’idea del contributo d’accesso nasceva sulla scorta delle “tasse di sbarco” applicate in alcune isole minori italiane.
La fase sperimentale dovrebbe partire da aprile-maggio del 2024, e avrà per obiettivo i ‘ponti’ primaverili e i weekend estivi, una trentina di giorni “bollenti” per il solito, prevedibile assalto dei vacanzieri.
Saranno ovviamente escluse, con i veneziani, anche le categorie – lavoratori, studenti, professionisti che lavorano a Venezia – che quotidianamente devono attraversare il Ponte della Libertà.

Esclusi dal pagamento, ma non dalla prenotazione sul portale, anche tutti i residenti in Veneto. La prenotazione, assicurano da Ca’ Farsetti, sarà tutta digitale e semplice.
Nelle prossime settimane il Comune presenterà il portale in cui prenotare e, per le categorie previste, pagare.
Con la procedura di registrazione si otterrà un Qr code, il vero lasciapassare della visita, che dovrà essere esibito durante i controlli. Chi verrà trovato sprovvisto di Qr code potrà andare incontro a multe salate, dai 50 euro in su.

Lo scopo, in sostanza, è di porre un deterrente agli afflussi indiscriminati di turisti che si mettono in moto, per esempio, a Ferragosto e a Capodanno pur sapendo di trovare una Venezia già intasata di gente, creando grandi disagi ai residenti ma anche agli altri turisti che hanno programmato una vacanza a Venezia.
Il via libera definitivo alla delibera di Giunta che ha fissato il regolamento – pronto lo scorso anno, ma richiamato nelle commissioni per aggiustamenti – è arrivato ieri sera in Consiglio municipale con 24 voti a favore, 12 contrari, zero astenuti.

Si è trattato di una seduta accesa, durata oltre 5 ore, in cui ci sono state contestazioni da parte di alcune decine di persone e dei partiti della minoranza. Contestazioni ai cui il sindaco ha risposto con toni “acerbi”.
E’ innegabile, però, che l’introduzione del “ticket” va a favore di quanto viene invocato dai residenti da decenni: la riduzione dell’impatto turistico soffocante, anche se solo per 30 giorni l’anno. Un tema su cui anche l’Unesco stava per condannare l’amministrazione per mancanza di iniziative.

E’ certo, infine, che non si tratta di un provvedimento per “fare cassa” dato che il ticket, almeno nella prima fase, secondo i conti del Comune, non dovrebbe portare utili alle casse del Municipio. Anzi, gli introiti potrebbero essere inferiori alle spese.

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18 persone hanno commentato. La discussione è aperta...

  1. Saltano i diritti civili a transitare liberamente sul territorio nazionale. Registrarsi significa definitivamente musealizzare i Veneziani e Venezia. Anziché scoraggiare il turismo della paccottiglia, togliendo licenze a negozi che vendono robaccia cinese e a take away insulsi, alle navi da crociera etc, anziché fare educazione civile insegnando a tenere la destra nelle calli e a stare sul vaporetto, si vuole ovo galina e cul caldo, ovvero si vuole incassare sia il grano del turismo mordi e fuggi, sia controllarlo e fingere.di dare ad esso un freno. Così si tampona a posteriori e non si fa prevenzione..in ogni caso questo fatto è gravissimo e crea un precedente tale per cui in tutta Italia non saremo più liberi di circolare liberamente ed in tutti i paesini, per prima la città di Firenze ma anche paesini come San Gimignano, dovremo prenotarci, pagare etc. Una merda. Spero che presto si facciano manifestazioni che blocchino questo disegno.

  2. Avete letto chi mandano a Riad per discutere di Venezia ? il D.G del Comune di Venezia, nato e cresciuto ad Oderzo, che francamente non so dove si trovi, nominato tale dal Sig.Sindaco nato anche lui da quelle parti. Dove volete che andiamo con questi personaggi, unico assessore che è nato e cresciuto a Venezia è S.C ma anche lui si è trasferito a Mestre, rimane l’assessore M.Z ma è uomo del Sindaco non di Venezia, e per il Lido ha fatto e sta facendo molto. Shylock the first

  3. Buongiorno. Fermo restando che da veneziana residente sono basita da affermazioni quali “la città si spopola perché i veneziani muoiono” ritengo questo biglietto d’accesso una carnevalata, che a carnevale non verrà applicata tra l’altro. Comunque sarei curiosa di sapere chi e come effettueranno i fantomatici controlli:
    Con la procedura di registrazione si otterrà un Qr code, il vero lasciapassare della visita, che dovrà essere esibito durante i controlli. Chi verrà trovato sprovvisto di Qr code potrà andare incontro a multe salate, dai 50 euro in su.
    Buona giornata

  4. luiandco, il R.d.C non è fuori tema, visto l’alto numero di giovani che partecipano a queste manifestazioni, mi chiedo due cose, la prima è se hanno un lavoro, e se si come fanno a partecipare, se non hanno un lavoro allora mi chiedo da chi sono pagati, sono sempre gli stessi, non faccio nomi ( non si può) ma sappiamo chi sono. Shylock the first

  5. Eccezionale lungimiranza degli amministratori(?)
    La genialata interviene col test in pieno afflusso turistico.
    Le modalità? Verranno piazzate barricate a P.le Roma? Corvette della Capitaneria si accingeranno a sparare a raffica su natanti che non rispetteranno l’alt? Tornelli agli accessi con obliteratore elettronico per lettura QR? File interminabili fino a Marghera a questi accessi? Capolinea ferroviario a Mestre per coloro che non abbiano il pass? Linea perimetrale elettrificata della città?
    Quanto si danno da fare i politici per sembrare attivi ed ossequiosi nel rispetto(?) della volontà dei cittadini, mentre non fanno mai nulla di concretamente intelligente !!!
    Pašcua’ s’appressano le elezioni.

  6. …dopo anni di tentennamenti,arriva quel che definirei una presa in giro colossale.. tanto per non scontentare nessuno e non toccare gli interessi dei soliti..:se i clienti di alberghi (N.B.non solo di Venezia!!!) non la pagano (sbagliato, perché pure loro intasano Venezia, e la tassa di soggiorno è un’altra cosa!), i residenti in tutto il Veneto non la pagano (e invece son proprio loro i principali pendolari da limitare!!!) non la pagano, a cosa serve, chi verrà limitato ad accedere e chi la pagherebbe?I pendolari che secondo i Geni in Comune arriverebbe al mattino dalla Sicilia o dalla Germania per tornare a casa alla sera?E la prenotazione dei Veneti a cosa serva se non pafsno e non si limitano?Veneti o alloggiati in hotel, LA DEVONO PAGARE TUTTI ALTRINENTI SI SISCRIMINA E NON SERVE A NULLA! Prof. Fabio Mozzatto

    • Ciao Fabio, dubito si attuerà, se è una mossa per cercare voti è demenziale, abbonda di contraddizioni, se è per avere fondi da Roma o il riconoscimento della nuova Legge Speciale per Venezia non vedo la maniera giusta. Ad ogni modo il suo quartier generale sta via via spostandosi e rimarrà padrone incontrastato ma un uomo tanto pressato.

  7. Sono d’accordo il ticket deve essere di 30/50 e non per trenta giorni garantendo magari una prelazione per chi ritorna … così si evita le mandrie inutili che infestano Venezia e chi realmente paga e prenota in albergo si gode giustamente la città ,la città con sorveglianza adeguata e controlli in piazza dove non c’è mai nessuno .
    Sono deluso da chi governa e dalla giunta … sveglia

    • Giusto il controllo accessi, anche se con modalità meno superficiali e più concrete. Alberghi ed hospitality dovrebbero pagare un proprio pass oltre al pass per ciascun clinte.
      Dopodiché, premessa una facile modalità di pagamento ma sopratutto di controllo, non escluderei i visitatori occasionali.
      Ripeto, giusto il pass ma non l’esclusione turistica discriminante dei turisti meno abbienti.
      Abbiamo il privilegio di essere nati in questa splendida città e ne siamo i responsabili. Ma non ne siamo i proprietari !!!
      Poi si vorrebbero maggior controlli per il decoro ed il rispetto della città e dei cittadini. Ma a questa semplice e civile istanza nessun amministratore ha ancora dato risposta. PERCHÉ ???

  8. Chissà come la vedrebbe il grande Eduardo de Filippo. Per quanto di sceneggiate battiamo i napoletani, ci manca un Mario Merola che la canti. “Ce costa lacrime sti turistici a noi veneziani” esodati a S. Michele in isola. Lo scopriremo solo vivendo se è una mossa per riottenere la Legge Speciale che il sanguisuga Mose s’è cuccato o almeno altri fondi da Roma. Siamo carne da macello, siamo veneziani, com’è amara sta’ vita.

  9. Non sarà una cosa utile per la città, utile sarebbe stato mettere un biglietto d’ingresso dal primo gennaio 2024 per tutti, esclusi i residenti nella città vecchia, senza se e senza ma, e non di soli cinque euro, ma bensì di almeno 50 euro, esclusi nessuno, non ci sono uffici in centro storico in cui dover andare, al contrario siamo noi costretti a recarci in quel di mestre anche per visite mediche o cliniche, non si dica che devono andare in Tribunale perchè in questo caso è evidente che non dovrebbero pagare un solo euro, ma per venire a Venezia per bere gli spritz possono pagare anche il biglietto d’ingresso, e se non hanno i soldi restino a casa loro. Se vanno a Musei mostrino il biglietto d’ingresso e entreranno gratis, così per i trasporti, cosa volete di più un lucano ? allora andate in luconia. Riguardo quelli che sono andati a gridare consiglio loro di trovarsi un lavoro, hanno tolto il r.d.c miei cari, è finita la pacchia. Shylock the first

    • Mister Shylock l’ho cercato tanto anch’io un lavoro. Io ce l’avevo il lavoro che amavo ero in anagrafe del comune di Venezia per ben 6anni e godevo pure di consensi. In 15 ci hanno buttato fuori nonostante fosse nostro diritto essere assunti. Un mio collega ha perso casa e pure volevano portargli via i figli che adesso si trovano in Russia con la famiglia della mamma e con il papà. Nessuno ha voluto prendere le nostre difese, nonostante io abbia portato via stampa, anche grazie alla Redazione di questo giornale la divulgazione della situazione, ma i lavativi pubblici stanno bene solo alla gogna. Venezia è area di crisi industriale complessa e lavoro non ce ne per nessuno. Ho appena fatto un corso di formazione finanziato dal PNRR e nessuno è stato inserito. Sanno come buttare i soldi in corsi di formazione che servono solo a chi li fa e poi ci lasciano col c. per terra. Chissà che il suo augurio di andare a lavorare vada a segno

        • Cara Patrizia, ho letto e condivido il tuo accorato commento. La mia risposta non era rivolta a te. Rispondendo all’illuminato il mio commento è semplicemente comparso sotto il tuo. Tutto qui

      • Ci sono gli uffici amministrativi, che come sai occupano molti addetti(raccomandati?).
        Poi suggerisci anche proposte condivisibili.
        Ma lascia da parte il R.d.C. per carità. In questo caso è assolutamente fuori tema.

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