IL PRIMO GIORNALE ONLINE DI VENEZIA | ANNO XVIII

giovedì 18 Aprile 2024
12 C
Venezia

data pubblicazione:

ultimo aggiornamento:

LEGGI ANCHE:

HOME PAGECoronavirusCoronavirus, mascherine all'aperto in diverse regioni. Previsione pessima per ottobre senza correzioni
Questa notizia si trova quiCoronavirusCoronavirus, mascherine all'aperto in diverse regioni. Previsione pessima per ottobre senza correzioni

Coronavirus, mascherine all’aperto in diverse regioni. Previsione pessima per ottobre senza correzioni

pubblicità

Coronavirus: importanti nodi stanno venendo al pettine. Il governo proroga l’emergenza, mentre Zingaretti ammonisce: rispetto delle regole o si chiude. Sullo sfondo il braccio di ferro tra le regioni che introducono nuovamente le mascherine all’aperto e chi vuole di nuovo il pubblico agli stadi.
Con un aumento quotidiano in Italia che va dai 1.500 ai 2.000 contagi quotidiani è vero che la situazione è migliore di molti siti europei, ma si tratta pur sempre di numeri alti che potrebbero schizzare ulteriormente da un momento all’altro.

Giuseppe Conte è pronto per la proroga dello stato di emergenza, starebbe aspettando l’andamento dei dati alla luce delle riaperture delle scuole. Al Festival dell’Economia di Trento, il premier ha escluso un nuovo lockdown nazionale ma non ha escluso “zone rosse” mirate, confermando quanto detto poco prima da Nicola Zingaretti, segretario Pd: «Se non rispettiamo le regole andremo a finire lì» riferendosi a nuovi blocchi come sta avvenendo da altre parti d’Europa.

Il coronavirus provoca però anche lo scontro tra Comitato scientifico e Regioni e sull’uso delle mascherine.
Con un algoritmo che predice per fine ottobre una curva epidemica in salita ripida, il Comitato tecnico scientifico esclude senza altre possibilità la riapertura degli stadi. Il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora punta nel prossimo Dpcm a mille spettatori per tutti gli sport all’aperto, e a 200 al chiuso, ma il Comitato scientifico è contrario. In conferenza delle Regioni i governatori però (unica eccezione Zingaretti) hanno già deciso di andare per la loro strada e firmare delibere ad hoc per riammettere i tifosi.

La cosa strana è che sono le stesse regioni, permissive per lo sport e il calcio, a diventare severe imponendo mascherine anche all’aperto e a qualsiasi ora del giorno e della notte.
Già partite la Liguria per il centro di Genova e La Spezia, La Campania e la Calabria invece per l’intero territorio. A queste si sta aggiungendo ora anche la Sicilia, mentre il Lazio è ad un passo dal seguire l’esempio.

Il coronavirus viene arginato con le mascherine imposte dai governatori delle regioni con ordinanze ad hoc per limitare assembramenti e garantire la sicurezza sanitaria. Alle parole del governatore della Campania Vincenzo De Luca, che ieri aveva minacciato un ritorno al lockdown nel caso aumentino ancora i contagiati, oggi fanno seguito quelle del presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti. “Se non rispettiamo le regole andiamo a finire lì – ha detto -. Se continuiamo ad avere piena coscienza che il coronavirus è ancora presente fra noi, ce la faremo, che vuol dire cose molto semplici. Continuare ad avere precauzioni e cautele perché questo è il modo di tornare a vivere, lavorare, investire e anche divertirci”. “Distanziamento sociale, evitare assembramenti, mascherine, igiene delle mani e degli ambienti – ha rimarcato -, devono essere le quattro regole da cui non dobbiamo discostarci”. Il governatore ha anche invitato a moderare la movida. “E’ molto importante – ha detto – stringere i denti e non affollare le metropoli di eventi di massa che sono possibili focolai. Se dobbiamo costruire una gerarchia, la prima da salvaguardare, e sono d’accordo con il presidente Conte, è la scuola e l’università”.

Intanto Genova, ieri, ha ‘sperimentato’ la prima notte con mascherina nella zona della movida, dove da qualche giorno è obbligatorio l’uso dei dispositivi di protezione. Centro storico affollato, ma disciplinato, con la serata tra locali trascorsa tra tanti controlli e nessuna sanzione. E, proprio per scongiurare un “secondo lockdown”, anche la Sicilia sta valutando la possibilità di imporre l’uso della mascherina all’aperto. Un’ordinanza, in tal senso, potrebbe essere firmata dal governatore, Nello Musumeci, già nelle prossime ore.

Contro il coronavirus è proprio il Sud la zona d’Italia che, più di altre, sta correndo ai ripari per evitare la diffusione del contagio. La Calabria, dove oggi si registra la centesima vittima per Covid, ha imposto l’uso delle mascherine all’aperto, così come avviene già in Campania dove però il governatore, Vincenzo De Luca, sta valutando l’ipotesi di nuovo lockdown nel caso dell’ennesima impennata dei contagi. Anche a Foggia, due giorni fa, è stata presa la stessa decisione, così come avvenuto a Genova su disposizione del sindaco Marco Bucci.

LEGGI TUTTO >>

RIPRODUZIONE VIETATA. SONO VIETATI ANCHE LA RIPRODUZIONE PARZIALE DI TITOLI, TESTI E FOTO ATTRAVERSO SISTEMI AUTOMATICI (CD AGGREGATORI) SU ALTRI SITI

Notizia interessante? Scrivi cosa ne pensi...

Scrivi qui la tua opinione
Il tuo nome o uno pseudonimo

notizie che hanno interessato i lettori

spot_img