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Coronavirus: in Veneto 16 i casi di contagio. L’uomo di Mira andato all’ospedale 2 volte

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Coronavirus: in Veneto 16 casi contagio, un decesso

Coronavirus: in Veneto sono purtroppo saliti a 16 i casi di contagio.

A Vo’ Euganeo (Padova) si contano 12 casi, tra cui la persona deceduta ieri.

A Dolo si contano tre casi tra gli operatori sanitari dell’ospedale (non appartenenti all’ospedale di Mirano come erroneamente comunicatoci nella notte).

Per quanto riguarda l’indagine sul percorso del virus, l’uomo di Mira era andato in ospedale a Mirano una prima volta il 13 febbraio perché si sentiva male ma è stato mandato a casa. Quindi è tornato il 17 perché le condizioni erano peggiorate ed è stato ricoverato per essere trasferito a Dolo da dove è stato mandato a Padova.

La storia del 67enne di Mira, ora in terapia intensiva, è raccontata oggi dalla moglie su La Nuova Venezia. La donna precisa che il 13 febbraio il marito “è stato rimandato a casa perché gli è stato detto che non aveva nulla”.

La donna racconta come i due siano particolarmente legati e facciano tutto assieme, non hanno un vita sociale particolarmente attiva e quando fanno qualcosa sono sempre assieme. Dalla passeggiata per la cittadina alla spesa in supermercato. “Non frequenta bar – dice -, non frequenta associazioni sportive. Non facciamo vita mondana” racconta “e quando usciamo, usciamo sempre insieme perché siamo una coppia molto unita, ma solo per fare la spesa. Davvero non riesco a capire dove possa essere avvenuto il contagio”.

L’uomo è un pensionato che come lavoro faceva l’autista di scuolabus. La moglie, i due figli e i parenti più stretti sono stati sottoposti a tampone. Al momento non se ne conosce il risultato ma hanno scelto l’isolamento volontario.

Secondo l’ordinanza emessa dal ministro Roberto Speranza, di concerto con il presidente del Veneto Luca Zaia, resta vietato l’accesso all’ospedale di Schiavonia (Padova), dove sono stati accertati i primi due casi di infezione del virus cinese in pazienti ricoverati, di cui uno deceduto.

Tutta l’attività programmata è “tassativamente sospesa”, e a tutto il personale in servizio si dovrà misurare la temperatura, valutare eventuali sintomi presenti, effettuare il tampone e attenderne l’esito (circa 3 ore). In presenza di sintomi e tampone positivo verrà attivato il ricovero in malattie infettive.

Prosegue l’isolamento a Vo’ Euganeo, che stamane appare spettrale, mentre a Mira (4 casi) sono state prese misure cautelari: stop a tutte le manifestazioni sportive, compresa la partita Verona-Cagliari.

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