La città di Wuhan, epicentro della pandemia COVID 19 che sta devastando il nostro pianeta ed ha causato finora in tutto il mondo 279.329 morti, registra un nuovo primo caso dall’ormai lontano 4 aprile scorso.
Da quella data nella città cinese non si erano più registrati nuovi contagi fino a oggi quando le autorità locali hanno rilevato un nuovo caso dopo oltre un mese. La notizia è stata resa nota dalla Commissione Sanità della Città, come riportato dalla CNN.
La registrazione di un ulteriore nuovo contagio ha destato molta preoccupazione poiché si tratta di un uomo che attualmente si trova in gravi condizioni. La moglie è risultata positiva anch’essa ma asintomatica.
Vi è il timore di un ulteriore allarme che cresce e si diffonde poiché, dopo oltre un mese, non si pensava più alla possibilità di nuovi contagi. Finora a Wuhan si contano 3869 morti provocati dal COVID 19 a fronte di 50.334 casi.
Le autorità sanitarie cinesi hanno reso noto che in Cina sono stati segnalati altri 14 nuovi casi di COVID 19 ed il pensiero di una nuova catena di contagi desta chiaramente preoccupazione dopo che già molte vite sono state spazzate via da questa emergenza.
Nonostante tutte le zone del paese fossero state considerate a basso rischio di diffusione, l’allarme era stato lanciato dagli esperti spiegando che l’allentamento delle restrizioni avrebbe potuto portare a nuovi casi ed al ritorno di una situazione di pericolo.
Il dubbio e la domanda che ora ci si pone è se si tratti di nuove positività isolate o dell’inizio di una seconda ondata di questa pandemia, e ci si interroga su quali debbano essere ora le scelte per tutelare la salute delle persone, nella speranza che non occorra ricorrere ancora una volta alla chiusura obbligatoria delle città.
Alessia Tosi