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Comune di Venezia anticipa 25 milioni a Avm per Actv

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La Giunta approva lo stanziamento di 25 milioni di euro al gruppo Avm come anticipo di cassa.
La Giunta Comunale, riunita oggi, ha infatti approvato, su proposta dell’assessore al Bilancio Michele Zuin, la delibera con cui si consente l’erogazione di un anticipo di liquidità ad AVM S.p.A. fino a 25 milioni di euro.
Il finanziamento è giustificato dal fatto che i fondi stanziati a livello statale quali ristori per le mancate entrate tariffarie del 2021 dalla vendita dei titoli di viaggio per le imprese di trasporto pubblico locale, da ultimo in forza dell’art. 29 del D.L. n. 41/2021 e dell’art. 51 del D.L. n. 73/2021, non sono ancora stati ancora finanziati alle Regioni e quindi alle aziende.
La delibera prevede quindi che l’anticipazione sia restituita al Comune di Venezia entro il 15/12/2021 una volta arrivati gli aiuti statali previsti per il 2021.
Nel caso in cui non si dovesse verificare questa ipotesi, si prevede la possibilità che la restituzione slitti al 2022 o fino al momento in cui finalmente giungessero le risorse statali.
L’ intervento da parte del Comune a sostegno della liquidità di AVM S.p.A. – viene sottolineato – risulta essere essenziale per garantire il livello di disponibilità finanziaria della società e strategico per garantire la continuità nell’assolvimento degli obblighi di servizio pubblico cui è sottoposto il servizio di trasporto pubblico e il regolare pagamento di tutti i creditori.

“Anche con questa delibera – spiega l’assessore Michele Zuin, l’aiuto dell’Amministrazione si dimostra essenziale al fine di garantire ad AVM S.p.A. la liquidità necessaria alla continuità del servizio di TPL, facendo fronte così ai ritardi nell’erogazione dei finanziamenti da parte dello Stato”.
“Ancora una volta si deve evidenziare come la perdita di fatturato da titoli di viaggio causata dalla pandemia – sono previsti in circa 70 milioni di euro in meno rispetto al 2019 – risulti un elemento di assoluta criticità per l’Azienda e il mantenimento dei servizi”.
“L’impegno dell’Amministrazione è e sarà sempre quello di garantire la sostenibilità economica e finanziaria aziendale ma al tempo stesso richiedere, con forza, al Governo che sia riconosciuta l’assoluta specificità del sistema di trasporto pubblico lagunare”.
“Ciò è anche una risposta ad una sigla sindacale che, anche oggi, continua a sostenere che la società non ha alcun problema derivante dalla pandemia. Sarebbe sempre opportuno che il Sindacato si occupasse delle materie di propria competenza e non interferisse con la complessa gestione economico finanziaria della società e del Gruppo AVM”.
07/10/2021

Dello stesso argomento, articolo precedente correlato:
Stipendi e crisi Actv, parla il presidente Giovanni Seno

Ritengo fondamentale fare alcune precisazioni per chiarire il contesto che ha portato alla decisione del Gruppo AVM/ACTV, comunicata alle Organizzazioni Sindacali, di iniziare un confronto costruttivo sugli istituti normativi ed economici integrativi aziendali.
La attuale crisi epidemiologica e il conseguente crollo del turismo hanno colpito tutte le città, maggiormente le città d’arte ed in particolare modo Venezia.
Le conseguenze nel nostro territorio sono evidenti: un massiccio ricorso alla Cassa integrazione, una moltitudine di attività chiuse, un alto numero di disoccupati.
Sinora il Gruppo AVM/ACTV, pur registrando nel 2020 una diminuzione di incassi da titoli di viaggio pari a 85 milioni di euro, ha fatto un limitato ricorso alla Cassa integrazione ed ha sempre anticipato la quota spettante ai propri lavoratori.
Purtroppo i ritardi del Governo nella liquidazione dei cosiddetti “ristori” stanziati in vari Decreti Legge hanno generato un pesante deficit di cassa (circa 39 milioni di euro) che rappresenta un grande onere con cui ci apprestiamo ad affrontare non solo il 2021, ma anche il 2022.
Le stime di afflusso per il prossimo biennio non prevedono il ritorno dei visitatori ai livelli pre-covid.
Questo porterà ulteriori gravi tensioni economico-finanziarie sui nostri bilanci, che possono mettere a rischio la continuità aziendale, il pagamento degli stipendi e del carburante, con conseguenti pesanti impatti sul servizio di trasporto pubblico.
In ogni caso, il mandato ricevuto dall’Amministrazione Comunale è stato molto preciso: nessun licenziamento e mantenimento delle condizioni necessarie alla sussistenza della natura pubblica del Gruppo AVM/ACTV e al conseguente eventuale futuro affidamento in house, in scadenza nel 2022.
Per ottenere questo, è necessario che tutti facciano la propria parte.
Il Governo, oltre a non aver ancora liquidato quanto promesso, non ha purtroppo nemmeno ipotizzato quanto potrà essere l’eventuale contributo economico per il 2021 in relazione ad una manifesta situazione di difficoltà in cui versa la Città di Venezia, l’industria del turismo in generale e, conseguentemente, anche il trasporto pubblico locale tanto importante nella specificità lagunare.
Al contrario le istituzioni locali hanno già manifestato la loro chiara intenzione in merito, nell’ambito delle loro reali possibilità.

Lido ha il suo primo autobus elettrico. Nel 2020 Lido e Pellestrina serviti da bus a batterie
Giovanni Seno (a sinistra) direttore di Actv e il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro.

Il piano che il Gruppo AVM/ACTV intende perseguire coinvolge ogni componente della nostra attività e della correlata struttura dei costi.
Tra questi vi è una larga componente ascrivibile al costo del personale tutto, dai dirigenti al personale operativo. Tutti faranno la loro parte e daranno il loro contributo.
La lettera consegnata ieri alle Parti sociali non produrrà alcun effetto sino al 31 marzo. Entro tale data faremo di tutto per trovare un accordo che contempli misure contingenti e misure strutturali. Abbiamo quindi più di due mesi di tempo per portare a termine, con spirito costruttivo, un confronto finalizzato alla sottoscrizione di un nuovo contratto integrativo, che metta ordine ad una serie stratificata ed intricata di Accordi diversi, che non tengono conto della variabilità del contesto esterno.
Chi definisce tale lettera un ricatto, sbaglia.
Chi, sperando in vaghe promesse di soccorso alla nostra situazione, mette a serio rischio stipendi e posti di lavoro creando illusioni inutili, sbaglia.
Con la massima trasparenza, c’è l’assoluta volontà di condividere un percorso puramente tecnico, sicuramente difficile, ma urgente, che richiede un grande senso di responsabilità e di onestà intellettuale.
Il necessario confronto con le Parti sociali sarà aperto subito, con serenità e buona volontà, anche per dissipare le paure dei lavoratori in merito alle assolutamente esagerate ipotesi di decurtazione del salario integrativo.
Su questo voglio essere chiaro: le cifre apparse sui giornali di oggi non trovano riscontro oggettivo.
Stiamo preparando un serrato calendario di incontri per avviare il dialogo, senza strumentalizzazioni.
Sono fiducioso che le prossime settimane vedranno prevalere il buon senso, nell’interesse dei lavoratori e dei servizi ai cittadini.
Il Direttore Generale Gruppo AVM
Giovanni Seno

27/01/2021

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