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Stipendi e crisi Actv, parla il presidente Giovanni Seno

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Ritengo fondamentale fare alcune precisazioni per chiarire il contesto che ha portato alla decisione del Gruppo AVM/ACTV, comunicata alle Organizzazioni Sindacali, di iniziare un confronto costruttivo sugli istituti normativi ed economici integrativi aziendali.
La attuale crisi epidemiologica e il conseguente crollo del turismo hanno colpito tutte le città, maggiormente le città d’arte ed in particolare modo Venezia.
Le conseguenze nel nostro territorio sono evidenti: un massiccio ricorso alla Cassa integrazione, una moltitudine di attività chiuse, un alto numero di disoccupati.
Sinora il Gruppo AVM/ACTV, pur registrando nel 2020 una diminuzione di incassi da titoli di viaggio pari a 85 milioni di euro, ha fatto un limitato ricorso alla Cassa integrazione ed ha sempre anticipato la quota spettante ai propri lavoratori.
Purtroppo i ritardi del Governo nella liquidazione dei cosiddetti “ristori” stanziati in vari Decreti Legge hanno generato un pesante deficit di cassa (circa 39 milioni di euro) che rappresenta un grande onere con cui ci apprestiamo ad affrontare non solo il 2021, ma anche il 2022.
Le stime di afflusso per il prossimo biennio non prevedono il ritorno dei visitatori ai livelli pre-covid.
Questo porterà ulteriori gravi tensioni economico-finanziarie sui nostri bilanci, che possono mettere a rischio

la continuità aziendale, il pagamento degli stipendi e del carburante, con conseguenti pesanti impatti sul servizio di trasporto pubblico.
In ogni caso, il mandato ricevuto dall’Amministrazione Comunale è stato molto preciso: nessun licenziamento e mantenimento delle condizioni necessarie alla sussistenza della natura pubblica del Gruppo AVM/ACTV e al conseguente eventuale futuro affidamento in house, in scadenza nel 2022.
Per ottenere questo, è necessario che tutti facciano la propria parte.
Il Governo, oltre a non aver ancora liquidato quanto promesso, non ha purtroppo nemmeno ipotizzato quanto potrà essere l’eventuale contributo economico per il 2021 in relazione ad una manifesta situazione di difficoltà in cui versa la Città di Venezia, l’industria del turismo in generale e, conseguentemente, anche il trasporto pubblico locale tanto importante nella specificità lagunare.
Al contrario le istituzioni locali hanno già manifestato la loro chiara intenzione in merito, nell’ambito delle loro reali possibilità.
Il piano che il Gruppo AVM/ACTV intende perseguire

coinvolge ogni componente della nostra attività e della correlata struttura dei costi.
Tra questi vi è una larga componente ascrivibile al costo del personale tutto, dai dirigenti al personale operativo. Tutti faranno la loro parte e daranno il loro contributo.
La lettera consegnata ieri alle Parti sociali non produrrà alcun effetto sino al 31 marzo. Entro tale data faremo di tutto per trovare un accordo che contempli misure contingenti e misure strutturali. Abbiamo quindi più di due mesi di tempo per portare a termine, con spirito costruttivo, un confronto finalizzato alla sottoscrizione di un nuovo contratto integrativo, che metta ordine ad una serie stratificata ed intricata di Accordi diversi, che non tengono conto della variabilità del contesto esterno.
Chi definisce tale lettera un ricatto, sbaglia.
Chi, sperando in vaghe promesse di soccorso alla nostra situazione, mette a serio rischio stipendi e posti di lavoro creando illusioni inutili, sbaglia.
Con la massima trasparenza, c’è l’assoluta volontà di condividere un percorso puramente tecnico, sicuramente difficile, ma urgente, che richiede un grande senso di responsabilità e di onestà intellettuale.

Il necessario confronto con le Parti sociali sarà aperto subito, con serenità e buona volontà, anche per dissipare le paure dei lavoratori in merito alle assolutamente esagerate ipotesi di decurtazione del salario integrativo.
Su questo voglio essere chiaro: le cifre apparse sui giornali di oggi non trovano riscontro oggettivo.
Stiamo preparando un serrato calendario di incontri per avviare il dialogo, senza strumentalizzazioni.
Sono fiducioso che le prossime settimane vedranno prevalere il buon senso, nell’interesse dei lavoratori e dei servizi ai cittadini.




Il Direttore Generale Gruppo AVM
Giovanni Seno

(foto: il Direttore Generale Gruppo AVM Giovanni Seno a sinistra del sindaco Brugnaro)

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