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Venezia, collegamento ferroviario con l’aeroporto Marco Polo: un progetto da 475 milioni

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Aeroporto Marco Polo di Venezia: il migliore in Italia
Collegamento ferroviario con l’aeroporto di Venezia: il progetto definito è stato presentato oggi pomeriggio, lunedì 8 giugno 2020, al Centro culturale Candiani a Mestre.

Una sessantina le persone che hanno seguito la presentazione in videoconferenza e altrettante nella sala allestita secondo le prescrizioni del Covid-19 dell’incontro pubblico.

Al centro del dibattito, la soluzione di raccordo ferroviario più recentemente ipotizzata, e depositata i primi giorni di maggio in Regione Veneto da Rfi (Rete ferroviaria Italiana), per la valutazione d’impatto ambientale (il termine per le osservazioni di cittadini, enti e associazioni scadrà il 14 giugno).

Come hanno spiegato Giuseppe Romeo, referente Rfi per i progetti Venezia e Brennero, e il project manager Patric Marini, il progetto aggiornato da Italferr (braccio operativo di RFI), prevede un nuovo ramo che si innesterà sulla linea Venezia-Trieste e capolinea con collegamento passante “a cappio” necessario – è stato evidenziato – per velocizzare la percorrenza.

Il costo dell’intervento – di cui sono state presentate anche le opere di mitigazione ambientale – è stato quantificato in 475 milioni di euro, che rientrano nel contratto di programma 2017-2021 sottoscritto da Mit e Rfi.

Sullo stesso tema mercoledì si riunirà la commissione consiliare competente, mentre nella prossima seduta di Giunta verrà ratificata l’istruttoria finale da presentare in Regione.

All’appuntamento hanno partecipato, per l’amministrazione comunale, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, l’assessore alla Mobilità e trasporti Renato Boraso, all’Ambiente Massimiliano De Martin. Inoltre il presidente della Municipalità di Favaro Veneto, Marco Bellato, alcuni consiglieri comunali, Don Enrico Torta, parroco di Dese, e i rappresentanti dei comitati cittadini di Tessera e Dese.

“Siamo consapevoli – hanno spiegato i progettisti di Rfi – dell’importanza del dialogo con il territorio per la realizzazione di un polo infrastrutturale moderno, i cui cantieri dureranno almeno quattro anni, e ringraziamo il Comune di Venezia per il lavoro di sintesi delle osservazioni che verranno presentate”.

“Il progetto – è stato ricordato – ha preso forma nel 2001, ed è diventato progetto preliminare nel 2005. Sono seguiti aggiornamenti legati a modifiche normative. Dopo 15 anni si è arrivati al progetto definitivo. Seguirà quello esecutivo, la conferenza dei servizi e il via libera del Cipe”.

“Ringrazio Ferrovie dello Stato e la Regione Veneto – ha sottolineato il primo cittadino – per la condivisione di un percorso di collaborazione nel metodo, volto a fare sintesi di tutte le istanze dei cittadini. Come amministrazione siamo d’accordo che si realizzi questo progetto, che è espressione di un interesse strategico nazionale fondamentale per garantire collegamenti rapidi all’insegna dell’intermodalità treno-aereo”.

“Questa disponibilità – ha aggiunto il sindaco – non è però incondizionata. Saremo un presidio di assoluta garanzia per verificare che i lavori vengano svolti in modo serio, prevedendo anche la fermata ‘Stadio’, le altre opere di pubblica utilità e le compensazioni che dovessero essere individuate. Sarà poi fondamentale assicurare indennizzi come quelli assegnati in occasione della realizzazione della “Pedemontana” o del Passante. Nessuno deve essere svantaggiato e, nel caso lo fosse, deve essere risarcito”.

“Anche per i lavoratori delle aziende coinvolte deve essere trovata una soluzione coerente e tutta la popolazione di Tessera, Dese e Campalto deve avere le garanzie di un’opera costruita bene. Pensiamo alla liquidazione delle indennità, che devono essere indicate nel piano economico finanziario in base alle fasce di vicinanza o lontananza dall’infrastruttura. Da subito è importante porre il tema del cantiere, pensando a bypass per evitare situazioni di traffico sulla Triestina”.

“Sarà un percorso lungo, che deve essere gestito con intelligenza, con l’obiettivo di aiutare i cittadini e dare risposta alle loro richieste – ha concluso Brugnaro – per questo faccio appello ai singoli cittadini, comitati e associazioni di inviare in copia al Comune le proprie osservazioni al fine di tenerne conto nella redazione del documento di sintesi”.

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