Clamoroso a Treviso: per il taglio della Pfizer sulle forniture del vaccino, l’Ulss di Treviso annulla il ‘V-day’.
La decisione, d’altronde, è giustificata dal fatto che sono in arrivo metà delle dosi previste.
Con questi rifornimenti, pertanto, è possibile provvedere solo ai richiami escludendo, al momento, gli over 80 che erano invece inizialmente previsti.
La prevista riduzione nella fornitura delle dosi di vaccino anti Covid-19 annunciato dall’azienda farmaceutica Pfizer sta producendo consistenti cambi di programma.
L’Azienda Ulss 2 di Treviso è infatti oggi costretta ad annullare il “V-Day” inizialmente fissato per il 23 gennaio prossimo.
La data era quella in cui, grazie anche ad un’intesa
con sigle di categoria della professione medica, la dose avrebbe dovuto essere somministrata a 6.000 persone.
La notizia è stata confermata poco fa dal direttore generale della stessa Ulss n.2, Francesco Benazzi, incontrando la stampa.
“Domani – riferisce il manager – arriveranno 3.510 dosi, cioè circa la metà di quanto era stato inizialmente a noi destinato”.
“Da oggi alla fine del mese, perciò, utilizzeremo il farmaco disponibile solo per somministrare la seconda dose a chi sia già stato vaccinato una prima volta”.
“La decisione viene presa allo scopo di non vanificare la prima iniezione. Pertanto dovremo rinunciare – ha concluso Benazzi – ad avviare come previsto le vaccinazioni alle prime fasce di ultraottantenni”.
(Rip.)
Clamoroso a Treviso: per il taglio della Pfizer sulle forniture del vaccino, l’Ulss di Treviso annulla il ‘V-day’.
La decisione, d’altronde, è giustificata dal fatto che sono in arrivo metà delle dosi previste.
Con questi rifornimenti, pertanto, è possibile provvedere solo ai richiami escludendo, al momento, gli over 80 che erano invece inizialmente previsti.
La prevista riduzione nella fornitura delle dosi di vaccino anti Covid-19 annunciato dall’azienda farmaceutica Pfizer sta producendo consistenti cambi di programma.
L’Azienda Ulss 2 di Treviso è infatti oggi costretta ad annullare il “V-Day” inizialmente fissato per il 23 gennaio prossimo.
La data era quella in cui, grazie anche ad un’intesa
con sigle di categoria della professione medica, la dose avrebbe dovuto essere somministrata a 6.000 persone.
La notizia è stata confermata poco fa dal direttore generale della stessa Ulss n.2, Francesco Benazzi, incontrando la stampa.
“Domani – riferisce il manager – arriveranno 3.510 dosi, cioè circa la metà di quanto era stato inizialmente a noi destinato”.
“Da oggi alla fine del mese, perciò, utilizzeremo il farmaco disponibile solo per somministrare la seconda dose a chi sia già stato vaccinato una prima volta”.
“La decisione viene presa allo scopo di non vanificare la prima iniezione. Pertanto dovremo rinunciare – ha concluso Benazzi – ad avviare come previsto le vaccinazioni alle prime fasce di ultraottantenni”.