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Cittadella, l’ospedale si amplia: progetto da 30 milioni

L’ospedale di Cittadella sta per cambiare volto: in arrivo una nuova piastra per le degenze e le attività ambulatoriali.

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Cittadella, l’ospedale si amplia per degenze e attività ambulatoriali.
L’ospedale di Cittadella sta per cambiare profondamente volto, grazie a un investimento di 30 milioni di euro della Regione Veneto, con il quale verrà realizzata una nuova piastra per le degenze e le attività ambulatoriali.
Si è infatti concluso il concorso di progettazione appositamente indetto, i cui vincitori stanno ora curando la progettazione definitiva, che si conta di concludere entro l’estate, in modo da poter procedere entro l’anno con l’appalto integrato per la progettazione esecutiva e realizzazione dell’opera.
Dopo un’attenta analisi è emerso che la realizzazione di una nuova struttura in sostituzione di alcuni vecchi padiglioni, che verranno successivamente demoliti, era la soluzione più vantaggiosa e l’unica in grado di portare l’Ospedale di Cittadella nel terzo millennio. La piastra si svilupperà su quattro piani fuori terra, oltre ad un piano a servizi al livello semi-interrato e un vano tecnologico in copertura, per una superficie complessiva di oltre 22.300 mq.

“La nuova piastra degenze – rileva il Direttore Generale dell’Ulss 6 Euganea, Paolo Fortuna – andrà a completare il totale rinnovamento dell’Ospedale di Cittadella, e rappresenterà il connubio tra un ospedale a misura d’uomo, attento all’accoglienza dell’utente, all’accessibilità e alla leggibilità dei percorsi, alla percezione dello spazio costruito con particolare sensibilità ai materiali, ai colori, all’illuminazione naturale e artificiale tanto del costruito che del contesto urbano e degli ambiti a verde; e un ospedale sicuro; in grado di fronteggiare eventi eccezionali quale l’attuale pandemia da Covid-19, senza perdere la sua naturale vocazione di luogo di cura ed umanizzazione”.
Tutte le degenze saranno in camere singole o doppie, prevedendo, per queste ultime, la possibilità di destinare un bagno ad ogni paziente; la caratteristica forma della stanza e l’andamento sinuoso dell’intero edificio consentono di creare per ogni paziente un proprio ambito, con vista diretta sull’esterno e nel rispetto della massima privacy. Particolare cura viene posta nello studio dei percorsi, sia per accompagnare in modo intuitivo e immediato l’ospite in un qualunque punto dell’ospedale, sia per garantirne, al di là della normale separazione dei flussi (interni, visitatori, emergenza etc,), una ridondanza che garantirà il normale e pieno funzionamento anche in situazioni eccezionali, quali l’evento pandemico attualmente in corso.

“La qualità riconosciuta alla sanità veneta a livello nazionale ed estero – sottolinea il Presidente della Regione Luca Zaia – è composta da grandi professionalità, ma anche dalla modernità ed efficienza delle infrastrutture. Dopo Padova e Treviso, per citare solo due esempi significativi, anche Cittadella cresce e si avvia ad essere eccellenza anche dal punto di vista strutturale. La sanità è l’unico settore nel quale non ci si può adagiare sugli allori perché, in sanità, chi sta fermo, in realtà arretra. Per questo a Cittadella, come in tutta la rete degli ospedali veneti, insistiamo nella politica degli investimenti piccoli, medi e grandi, infrastrutturali e tecnologici, anche oggi che tante energie vanno rivolte alla lotta al Covid”.

“Siamo di fronte a dei lavori che, una volta terminati e abbinati ad altri già realizzati, consentono di parlare di un vero e proprio nuovo ospedale piuttosto che di un ospedale rinnovato – dice con soddisfazione l’Assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin – con strutture moderne, progettate per avere la massima efficacia operativa e accrescere ancora di più la qualità dell’assistenza ai pazienti. Come in tutte le grandi realizzazioni infrastrutturali – aggiunge l’Assessore – serviranno tempi di realizzazione adeguati, ma contiamo di potercela fare in circa 6 anni. Ciò che conta, e che è fortemente significativo in questo momento nel quale tutte le forze sono rivolte alla lotta alla pandemia, è un dato di fatto: nonostante tutto, la sanità veneta continua a guardare al suo futuro, a progettare e a investire. Questo nuovo ospedale a Cittadella, i progressi per il nuovo Policlinico Universitario di Padova Est, la Cittadella della Salute di Treviso che si avvia a conclusione, ne sono prove tangibili e costituiscono anche un forte messaggio di fiducia per il futuro”.

L’Ospedale di Cittadella è stato oggetto, negli ultimi anni, di più interventi coordinati per ridefinirne l’assetto, ridisegnando, anche in termini urbanistici, il quadrante fuori dalle mura storiche tra porta Padova e porta Treviso.
Tra gli interventi già realizzati, il nuovo Tracciato di via Pilastroni, inglobando il Centro Poliambulatoriale “Pontarollo” nell’area ospedaliera.
La Nuova Piastra Emergenze, che ha fisicamente collegato l’ospedale con il Centro Pontarollo e che ospita la nuova portineria, il Pronto Soccorso, la Radiologia, il Servizio dialisi e l’elipiazzola, (servizi attivati nel 2015, con una spesa di oltre €. 33.000.000) e che sarà a breve completata con la realizzazione delle nuove Terapie Intensive, per un importo di oltre 4 milioni di euro (già in fase realizzativa, nell’ambito del piano di riorganizzazione della rete ospedaliera correlata all’emergenza COVID 19 ex DGR 782/2020) e le nuove Sale Operatorie, per un ulteriore importo di €. 5.000.000 in fase di progettazione.
La realizzazione delle nuove Centrali Tecnologiche, eseguita sul lato opposto della nuova viabilità, e quindi fuori dall’area più strettamente destinata ad attività sanitaria (collegate con un tunnel sotterraneo all’Ospedale), unitamente al totale rifacimento della rete di distribuzione dei fluidi e dell’energia, per un importo di €. 12.500.000, nell’ambito di una concessione, parimenti attivate nel 2015.

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