Scusa se anch’io mi metto in fila.
Per salutarti.
E per dirti che ci sono anch’io stanotte, vicino a te.
Ti sorrido e tu sorridi a me
anche se non mi conosci
e non sai del mio pensiero
che avrebbe voluto salvarti.
Forse già li conosci i pensieri di chi ti guarda
E pensa alla tua giovane vita, al tuo domani spezzato,
forse anche, dalle nostre mani
Scusa ancora, so che la fila è lunga
e non importa quanto c’è da aspettare.
Sì, ti voglio salutare, lievemente accarezzare
i capelli, e chiederti scusa per come siamo e sono
incapaci di coraggio e di perdono
mentre tutto si confonde senza pace
e la coscienza invoca. E tace.
Forse già le senti le parole dette,
Le hai già ascoltate, le hai già lette
Adesso tutto è stato detto.
Scusa un’altra volta, mi rimetto in fila
invisibile il passo che cammina
per avvicinarsi piano, senza far rumore.
Gli occhi cercano le persone che ami
non oso alzarli, mi batte forte il cuore
vorrei trovare adesso le parole per lenire
il dolore che non sa che dire.
Andreina Corso